Argomenti: Valutazione degli apprendimenti

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Il Servizio Nazionale di Valutazione e le prove INVALSI

Stato dell’arte e proposte per una valutazione come agente di cambiamento

Autore: Roberto Trinchero (2014)

Rivista: Form@re, Open Journal per la formazione in rete – Numero 4, Volume 14, pp. 34-49.

Codice ISSN: 18257321 DOI: 10.13128/formare-15794

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Qual è la funzione del Servizio Nazionale di Valutazione formativa degli istituti scolastici? A cosa servono davvero le prove Invalsi? Le critiche che spesso vengono mosse a queste prove sono veramente fondate? Come può la valutazione dell’offerta formativa scolastica costituire davvero un agente di miglioramento? Il presente articolo intende fornire alcune risposte a queste domande, partendo dalle istanze che hanno ispirato l’autonomia scolastica e offrendo spunti per un utilizzo non fazioso della valutazione. La valutazione può essere davvero agente di cambiamento a patto che: i) sia attribuito ai dati il corretto significato; ii) la scuola sia in grado di comprendere i potenziali suggerimenti che la valutazione può dare e si apra al cambiamento positivo. La valutazione applicata ad una “scuola che si difende” non può che provocare inutili esiti di facciata. La valutazione applicata ad una “scuola che apprende” può davvero aiutarla ad esplicare appieno tutte le proprie potenzialità.

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Migliorare la scuola

Autovalutazione, valutazione e miglioramento per lo sviluppo della qualità

A cura di: Massimo Faggioli (2014)

Editore: Edizioni junior, Parma

Codice ISBN: 9788884346407

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Come migliorare la scuola e darle nuovo impulso, rivitalizzando la voglia di cambiamento, in un sistema che vive una fase di crisi durissima? Da alcuni anni si parla della necessità di introdurre anche nelle scuole la cultura organizzativa, di ancorare i processi di innovazione a un quadro di maggiore certezza, a strumenti di analisi dei processi e degli esiti più puntuali e precisi. Il recente Sistema Nazionale di Valutazione può rappresentare una grande opportunità per dare impulso a questi processi, purché se ne colga il potenziale innovativo e non se ne faccia un’applicazione burocratica e formale. La messa a regime del nuovo sistema è un’occasione per valorizzare l’autonomia delle scuole, chiamate a confrontare gli esiti dell’autovalutazione con quelli della valutazione esterna per scegliere infine le priorità su cui intervenire con il piano di miglioramento: è la fase più interessante e innovativa che si realizza con l’ingresso della cultura organizzativa nella scuola, rendendola protagonista del governo dei processi ed esaltando la dimensione della sua autonomia. Il volume, frutto di una partnership di ricerca tra INDIRE e alcune Università, presenta i temi legati all’attivazione dei piani di miglioramento delle scuole e al supporto che dall’esterno si può dare per garantirne l’efficacia.

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Synergies for Better Learning

An International Perspective on Evaluation and Assessment

Autore: OECD (2013)

Editore: OECD Publishing, Paris

Codice ISBN: 9789264190658

Codice ISSN: 22230955 DOI: https://doi.org/10.1787/22230955

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How can assessment and evaluation policies work together more effectively to improve student outcomes in primary and secondary schools? Countries increasingly use a range of techniques for student assessment, teacher appraisal, school evaluation, school leader appraisal and education system evaluation. However, they often face difficulties in implementing evaluation and assessment policies. This may arise as a result of poor policy design, lack of analysis of unintended consequences, little capacity for school agents to put evaluation procedures into practice, lack of an evaluation culture, or deficient use of evaluation results. This report provides an international comparative analysis and policy advice to countries on how evaluation and assessment arrangements can be embedded within a consistent framework to improve the quality, equity and efficiency of school education. It builds upon a major 3-year review of evaluation and assessment policies in 28 countries, the OECD Review on Evaluation and Assessment Frameworks for Improving School Outcomes. As well as analysing strengths and weaknesses of different approaches, the report provides recommendations for improvement including how results should be incorporated into policy and practice.

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National testing of pupils in Europe

Objectives, organisation and use of results

Autore: Eurydice (2011)

Editore: Eurydice, Brussels

Codice ISBN: 9789292010362 DOI: http://dx.doi.org/10.2797/18294

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This study produced by the Eurydice network gives a detailed picture of the context and organisation of national tests in 30 European countries and the use made of test results in informing education policy and practice and in guiding the school career of pupils. It presents the diverse choices made by European countries regarding the objectives, frequency and scope of national tests and points to important Europe-wide patterns and trends. It also emphasises the need to develop coherent systems of pupil assessment that combine the respective strengths of nation-wide tests and other forms of assessment and aim not only to grade pupils but to help them improve. The efforts of European countries to increase the effectiveness and efficiency of their education systems have led to a growing emphasis on the measuring and monitoring of performance. In the majority of European countries regular national testing has been established relatively recently and it has been expanding rapidly in the current decade. In the school year 2008/09 only the German-speaking community of Belgium, the Czech Republic, Greece, Wales and Liechtenstein do not administer national tests in compulsory education. Several other countries have not yet completed the full implementation of their national test systems. The significance of national tests continues to evolve and in the United Kingdom (England, Wales and Northern Ireland) they are now being assigned a less important role in the overall system of assessment. The study covers compulsory education and the data refers to school year 2008/09. Annexes contain national tables with information on selected parameters of national tests. A glossary is included. Individual sections contain footnotes.

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Copertina di Student Standardised Testing

Student Standardised Testing

Current practices in OECD countries and a literature review

Autore: Allison Morris (2011)

Editore: OECD Publishing, Paris

Codice ISSN: 19939019 DOI: https://doi.org/10.1787/19939019

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This report discusses the most relevant issues concerning student standardised testing in which there are no-stakes for students (“standardised testing”) through a literature review and a review of the trends in standardised testing in OECD countries. Unlike standardised tests in which there are high-stakes for students, no-stakes implies that test results have no impact on the student’s academic career. The same tests, however, may have high stakes for teachers and schools. The report provides an overview of the standardised testing typology in the no-stakes context, including identifying the driving trends behind the gradual increase in standardised testing in OECD countries and the different purposes of standardised tests. Within this framework the report reviews how standardised tests with no-stakes for students are designed, implemented and used across OECD countries. The report also aims to synthesise the relevant empirical research on the impact of standardised testing on teaching and learning and to draw out lessons from the literature on aspects of standardised tests that are more effective in improving student outcomes. Key debates concerning standardised testing are identified throughout and include (among others): 1) selecting the appropriate test purpose; 2) teacher evaluation based on student test results; 3) the impact of publishing standardised test results; and 4) minimising strategic behaviour by teachers and administrators in standardised testing.

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Origini e sviluppi della ricerca valutativa

Autori: Benedetto Vertecchi, Gabriella Agrusti e Bruno Losito (2010)

Editore: Franco Angeli, Milano

Codice ISBN: 9788856817010

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È sempre più frequente che chi ha responsabilità in campo educativo (non importa se a livello didattico o di gestione) riconosca l’esigenza di sviluppare procedure adeguate per la valutazione. In una prima fase l’esigenza era soprattutto quella di migliorare le caratteristiche dei giudizi espressi sugli apprendimenti degli allievi, ma negli ultimi decenni l’orizzonte di riferimento si è venuto progressivamente allargando, fino a comprendere l’insieme degli aspetti che identificano l’attività educativa.
Un contributo importante alla crescita di attenzione nei confronti della valutazione è quello fornito dalle organizzazioni internazionali che, fin dalla fine degli anni sessanta, hanno promosso rilevazioni e analisi a carattere comparativo. Se all’origine di tali iniziative (è il caso delle rilevazioni effettuate dall’International Association for the Evaluation of Educational Achievement – Iea) c’era l’intento di contribuire attraverso la comparazione ad accrescere la consapevolezza dei problemi che ciascun sistema scolastico avrebbe dovuto affrontare per il progresso dell’educazione, in un secondo momento (è questa l’impostazione in base alla quale si sono sviluppate le ricerche promosse dall’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo economico – Ocse) hanno assunto un crescente rilievo gli aspetti economici e organizzativi del funzionamento dei sistemi scolastici, tanto che ormai i dati delle rilevazioni comparative sono utilizzati, secondo i casi, per sostenere l’esigenza di accrescere gli investimenti o di ridurre la spesa. Quando ciò avviene si è di fronte alla perdita di autonomia della cultura dell’educazione, che si mostra incapace di formulare interpretazioni autonome. Eppure si dovrebbe essere consapevoli della specificità della conoscenza educativa, che deve preoccuparsi non solo di ciò che appare nei tempi brevi (dai livelli degli apprendimenti alle condizioni organizzative), ma soprattutto di ciò che potrà intervenire nei tempi lunghi.

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Copertina di Il nuovo disegno della ricerca valutativa

Il nuovo disegno della ricerca valutativa

Terza edizione interamente rivista

Autore: Claudio Bezzi (2010)

Editore: Franco Angeli, Milano

Codice ISBN: 9788856822014

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Il disegno della ricerca valutativa è stato pensato e scritto, nella sua prima edizione, nel 2001 e lo sviluppo di questa materia, la diffusione anche in Italia di pratiche valutative e di insegnamenti universitari ad essa dedicati, ne rendono necessario oggi un nuovo aggiornamento. Questa terza edizione, completamente rinnovata rispetto alle precedenti, è più attenta alla comunicazione e alla didattica; più aggiornata negli esempi; più completa nell’illustrazione di come si deve progettare e condurre una ricerca valutativa. Il nuovo disegno della ricerca valutativa resta l’unico manuale teorico-metodologico di valutazione, a carattere non introduttivo e non legato a settori disciplinari specifici: utile per chi già conosce la valutazione e vuole approfondirne le tematiche metodologiche, è adatto anche a chi vi si avvicina per la prima volta. Dopo un ampio capitolo teorico generale, che consente al lettore di comprendere le principali problematiche della valutazione, il testo approfondisce come realizzare concretamente una ricerca valutativa in un processo che, tappa dopo tappa, segnala i luoghi di attenzione, gli elementi critici, i rischi dell’approccio iniziale col committente, della formulazione delle domande valutative, della definizione di una strategia di ricerca, fino alla redazione del rapporto valutativo finale. Seguono capitoli più specialistici sulla costruzione del dato e le tecniche di ricerca valutativa. Un capitolo di casi di studio, collegati alle precedenti definizioni metodologiche, consente di vedere come concretamente il metodo sia stato applicato in situazioni e contesti differenti. Il volume si chiude con un ampio glossario.

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Improving school effectiveness

Autore: Jaap Scheerens (2000)

Editore: UNESCO, Paris

Codice ISBN: 9280312049

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This monograph addresses a central theme of educational planning: how can deliberate actions by policy-makers, school heads, teachers and parents help in the attainment of educational goals?
Answers are given on the basis of the results of empirical research, classified under headings such as: ‘educational productivity’, ‘school effectiveness’, ‘education production functions’ and ‘instructional effectiveness’. Since 1980, empirical research has yielded a body of knowledge that has provided information on which malleable factors ‘matter most’ and which other factors have a more marginal impact.

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Equality of educational opportunity

Autore: James S. Coleman et al. (1968)

Editore: NCES, Washington

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The product of an extensive survey requested by the civil rights act of 1964, this report documents the availability of equal educational opportunities in the public schools for minority group negroes, puerto ricans, mexican-americans, oriental-americans, and american indians, as compared with opportunities for majority group whites. comparative estimates are made on a regional as well as on a national basis. Specifically, the report details the degree of segregation of minority group pupils and teachers in the schools and the relationship between students’ achievement, as measured by achievement tests, and the kinds of schools they attend. Educational quality is assessed in terms of curriculums offered, school facilities such as textbooks, laboratories, and libraries, such academic practices as testing for aptitude and achievement, and the personal, social, and academic characteristics of the teachers and the student bodies in the schools. Also in the report is a discussion of future teachers of minority group children, case studies of school integration, and sections on higher education of minorities and school nonenrollment rates. Information relevant to the survey’s research procedures is appended. Notable among the findings on the survey are that negro students and teachers are largely and unequally segregated from their white counterparts, and that the average minority pupil achieves less and is more affected by the quality of his school than the average white pupil.

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Misurazione e valutazione nel processo educativo

Autore: Aldo Visalberghi (1955)

Editore: Edizioni di Comunità, Milano

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