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La lotta alle disuguaglianze educative e ai divari di competenze tra studenti del Nord e studenti del Sud ha un alleato: le buone pratiche nella scuola.
Con gli editoriali pubblicati nei mesi scorsi abbiamo proposto una riflessione sulla dispersione scolastica. Vediamo ora la situazione nel suo insieme.
L’indicatore ESCS definisce lo status sociale, economico e culturale delle famiglie degli studenti che partecipano alle Prove INVALSI e ad altre ricerche.
Una scuola efficace è quella in grado di raggiungere l’obiettivo di costruire la migliore società possibile per il domani.
Le ragazze vanno meglio in Italiano, i ragazzi invece in Matematica. Prima di domandarci perché sia così, dovremmo chiederci se è vero.
Partendo dalla lettura dei dati INVALSI si può lavorare per rendere la scuola più equa, favorendo la riduzione dei divari tra gli studenti.
I risultati alle Prove INVALSI e i dati dalle ricerche internazionali sono uno strumento importante per approfondire la conoscenza del sistema scolastico.
Il QCER – Quadro Comune Europeo di Riferimento per la conoscenza della lingue serve a valutare le competenze in una lingua straniera.
L’INVALSI nei suoi documenti, come per esempio il Rapporto annuale, parla di grado scolastico e di livelli, parole ed espressioni comparsi nel lessico scolastico in tempi piuttosto recenti.
I risultati di OCSE PISA 2018 fanno il punto sui livelli di competenze in Lettura, Matematica e Scienze degli studenti di 79 Paesi ed economie.
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