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Quali fattori incidono sulla dispersione scolastica? Vediamo insieme i molti aspetti da considerare a seconda del contesto e dei livelli scolastici.
Per pianificare e attuare misure di contrasto adeguate, serve analizzare e comprendere le cause e i fattori che alimentano il fenomeno della dispersione.
Il primo incontro del Forum Education è stato un’occasione di confronto sullo stato della nostra scuola, partendo dai dati INVALSI e OCSE.
La lotta alle disuguaglianze educative e ai divari di competenze tra studenti del Nord e studenti del Sud ha un alleato: le buone pratiche nella scuola.
Con gli editoriali pubblicati nei mesi scorsi abbiamo proposto una riflessione sulla dispersione scolastica. Vediamo ora la situazione nel suo insieme.
I risultati delle Prove INVALSI ci aiutano a comprendere i livelli di competenze degli alunni, ma anche il loro percorso nella scuola.
Attraverso i dati INVALSI è stato possibile seguire circa mezzo milione di studenti dall’esame di Stato del primo ciclo alla maturità. Vediamo com’è andata.
I dati INVALSI rendono osservabile un fenomeno piuttosto diffuso che spesso sfugge alle statistiche: la dispersione scolastica implicita.
Insegnare a leggere equivale a insegnare a pensare. E non ci sono studenti impossibili da formare, ma solo strade diverse per farlo.
A cura di: Pier Francesco Asso, Laura Azzolina e Emmanuele Pavolini (2015)
Editore: Donzelli Editore, Roma
Codice ISBN: 9788868434168
La formazione di capitale umano qualificato è uno dei fattori all’origine della crescita economica. In questi anni di crisi, il Mezzogiorno sta sperimentando forti difficoltà nel produrre e valorizzare un tale capitale. Le ragioni di siffatta situazione dipendono non soltanto dai noti fenomeni legati all’emigrazione di giovani con livelli elevati di istruzione, ma anche dai cospicui ritardi negli apprendimenti e nelle competenze di base degli studenti meridionali. Questi risultati, spesso richiamati da indagini ufficiali e dalla letteratura scientifica, vengono confermati e approfonditi dal Rapporto Res 2014. Ma come si possono spiegare differenze così ampie nei rendimenti scolastici fra Nord e Sud del paese? Quanto conta il retroterra economico e culturale delle famiglie o la situazione del contesto locale? E quanto invece incidono i diversi attori, come dirigenti scolastici e insegnanti, che operano dentro la scuola e ne definiscono la capacità di formare le competenze degli studenti? Quali sono, in definitiva, i fattori che rendono veramente «difficile» il percorso di istruzione di un giovane siciliano o del Sud Italia? La ricerca, realizzata dalla Fondazione Res e curata da Pier Francesco Asso, Laura Azzolina e Emmanuele Pavolini, cerca di rispondere a queste domande e mostra in che modo i diversi fattori legati al contesto esterno o al buon funzionamento delle scuole influiscano sui divari territoriali negli apprendimenti. Ricorrendo a metodi di ricerca quantitativi e qualitativi, il volume indaga il mondo della scuola e approfondisce, anche attraverso l’ausilio di un consistente numero di studi di caso (siciliani e di altre regioni del Sud e del Nord), esperienze diverse da cui si traggono molti suggerimenti per la messa a punto di politiche dirette al miglioramento dei risultati dell’istruzione.
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