Per aiutare la Scuola ad affrontare le difficoltà derivanti dalla sospensione delle lezioni in presenza e da una ripresa non semplice l’INVALSI ha inteso costruire un ponte tra valutazione formativa e sommativa, realizzando degli strumenti informativi e formativi rivolti agli insegnanti e alle scuole.
La pandemia ha modificato radicalmente il panorama all’interno del quale l’intera società si muove, ponendo nuove istanze, mettendo in luce nuovi bisogni, ma anche aprendo nuove e interessanti prospettive.
In oltre 10 anni di Prove standardizzate, l’INVALSI ha accumulato moltissime informazioni, tantissimi dati che, opportunamente organizzati, possono aiutare la Scuola ad affrontare le difficoltà derivanti da una lunga sospensione delle lezioni in presenza e da una ripresa non semplice.
Di fronte a questa sfida INVALSI ha pensato di sfruttare l’ampio patrimonio di conoscenze accumulate in oltre dieci anni di Prove standardizzate, svolte su base censuaria in alcuni gradi della scuola primaria (II e V anno), della scuola secondaria di primo (III anno) e di secondo grado (II e ultimo anno).
Essi sono pensati come un aiuto per superare gli ostacoli di apprendimento che emergono in modo molto chiaro ed evidente dai dati delle Prove standardizzate di questi ultimi anni, quindi partendo da solide basi empiriche.
Esse possono aiutare a individuare al più presto carenze o perdite di apprendimento (learning loss) dovute anche agli effetti della pandemia dalle quale si sta faticosamente cercando di uscire.
Il materiale informativo e formativo per le scuole
In questo quadro generale così cambiato, INVALSI ha pensato di fornire il proprio contributo proponendo nuove soluzioni che vanno ad affiancare, accompagnandole e non sostituendole, le Prove di fine periodo, pensate e disegnate per verificare il raggiungimento di alcuni traguardi formativi previsti al termine di determinati gradi scolastici.
È stata predisposta una serie di oltre 60 video in totale tra Italiano (comprensione del testo), Matematica e Inglese (reading e listening). In questi video esperti INVALSI trattano i principali nodi di apprendimento emersi dalle Prove standardizzate.
Ciascuno parte dai dati INVALSI per trattare uno o più ostacoli all’apprendimento, suggerisce spunti di riflessione e proposte didattiche per affrontare quei particolari nodi, fornendo esempi e materiali.
Essi propongono attività didattiche e soluzioni metodologiche che possono aiutare i docenti a predisporre attività didattiche per consentire alle loro studentesse e ai loro studenti di superare le difficoltà prese in esame.
Soprattutto in un momento in cui non è facile realizzare formazione in presenza, INVALSI ha voluto realizzare risorse in grado di dialogare online con tutti i docenti interessati, superando in buona parte il limite numerico di docenti che possono essere raggiunti, fino a ieri un ostacolo quasi insormontabile.
Ancor più che in passato, la flessibilità degli strumenti è determinante per affrontare in modo pragmatico ed efficace problemi complessi.
Per questo INVALSI mette a disposizione dei docenti delle occasioni formative in cui le Prove standardizzate non sono prese in esame solo per i dati che esse producono, ma rispetto ai loro contenuti, agli spunti metodologici che esse possono offrire per la didattica.
La logica seguita è quella di mettere in luce come esse sono costruite, come si legano alle Indicazioni nazionali e ai traguardi in esse previsti e, soprattutto, come possono essere di aiuto per monitorare il miglioramento degli studenti.
Le Prove per la valutazione formativa
Queste Prove sono quindi pensate in un’ottica innovativa rispetto agli strumenti di valutazione proposti da INVALSI sino a questo momento e che continueranno a essere realizzati su base censuaria e per i gradi scolastici previsti dalla normativa vigente (D.Lgs. n. 62/2017).
Vediamo ora alcune caratteristiche delle Prove formative.
Per quali gradi scolastici sono pensate?
Le Prove per la valutazione formativa sono disegnate per i gradi scolastici immediatamente successivi a quelli per i quali sono previste le Prove INVALSI che si svolgono tipicamente in primavera.
Le Prove per la valutazione formativa sono quindi predisposte per:
- la terza primaria – grado 3
- la prima secondaria di primo grado – grado 6
- la prima secondaria di secondo grado – grado 9
- la terza secondaria di secondo grado – grado 11
- l’ultimo anno della scuola secondaria di secondo grado – grado 13 – solo per Inglese (reading e listening)
Perché questi gradi scolastici?
Le Prove per la valutazione formativa sono state costruite sulla base del repertorio delle Prove INVALSI degli anni passati. Queste ultime sono pensate per misurare i traguardi di apprendimento previsti al termine dei gradi 2, 5, 8, 10 e 13.
Quindi le Prove formative sono destinate al grado immediatamente successivo a ciascuno dei predetti gradi (2, 5, 8, 10 e 13) per consentire ai docenti di verificare se i principali traguardi formativi che avrebbero dovuto essere stati già raggiunti sono veramente acquisiti dalle studentesse e dagli studenti.
Sono Prove obbligatorie?
No, le Prove per la valutazione formativa sono a disposizione delle scuole che possono decidere in base alla propria programmazione e alla propria attività didattica se, come e quando usarle.
Come sono somministrate?
Le Prove per la valutazione formativa per il grado 3 sono in formato cartaceo, stampate a cura della scuola; le Prove di tutti gli altri gradi scolastici sono computer based (CBT) e si svolgono online, sulla stessa piattaforma usata per le Prove INVALSI tradizionali.
Quali dati forniscono le Prove INVALSI per la valutazione formativa?
Esse forniscono due tipi di risultati:
- un risultato immediato visibile già al termine della Prova (solo per le prove CBT)
- un report più approfondito scaricabile dal sito INVALSI dopo 48 ore dal termine della Prova per la valutazione formativa
Quando si possono svolgere le Prove INVALSI per la valutazione formativa?
In qualsiasi momento stabilito dalla scuola fino al 31 gennaio 2021.
A propria discrezione le scuole possono decidere di far svolgere le prove alle proprie studentesse e ai propri studenti anche a casa.
La piattaforma è attiva dal lunedì al sabato, dalle 7.30 alle 19.30.
In conclusione
Con questo progetto INVALSI intende contribuire al superamento della dicotomia tra dimensione formativa e sommativa della valutazione, creando un ponte tra due poli, intesi come gli estremi di un continuum e non come la giustapposizione di concetti distinti, se non addirittura antitetici.
Proprio per questa ragione gli strumenti informativo-formativi e le Prove per la valutazione formativa intendono caratterizzarsi per la loro flessibilità e possibilità di essere adattati liberamente dalle scuole per far fronte alle proprie esigenze, certamente ciascuna differente e specifica della singola realtà di riferimento.
Infine, ma non da ultimo, partendo dalle Prove per la valutazione formativa di Italiano (gradi 6, 9 e 11) INVALSI introduce per la prima volta Prove adattive, cioè in grado di strutturarsi in modo diverso in base alle risposte via via fornite da ciascun studente.
Si tratta di un primo passo nella direzione di Prove maggiormente personalizzate, senza però perdere in termini di affidabilità e robustezza dei risultati forniti. Si inizia un cammino scientificamente e tecnologicamente molto importante, ricco di potenzialità anche per le altre materie e anche per altri gradi scolari.