I risultati dell’Indagine IEA ICILS 2023

Quanto sono preparati i giovani allo studio, al lavoro e alla vita in un mondo digitale? È la domanda alla quale si propone di rispondere l’Indagine internazionale ICILS, promossa dalla IEA. I dati dell’edizione 2023 ci danno informazioni molto interessanti sulle competenze digitali dei nostri ragazzi e su come queste sono evolute nel tempo.

L’Italia è tra i Paesi nei quali ICILS rileva le competenze digitali degli studenti del grado 8, cioè dell’ultimo anno di Scuola secondaria di primo grado. Il nostro Paese partecipa a questa indagine dal 2018. La rilevazione 2023 ha fatto registrare un miglioramento molto evidente rispetto al primo ciclo, con una differenza di 30 punti.

In quest’ultima edizione l’Italia ha aderito anche all’opzione CT – Computational Thinking – che misura la capacità di pensiero computazionale. Sotto la lente di ingrandimento è caduta quindi la capacità dei giovani di 13-14 anni di utilizzare i processi mentali per definire le diverse operazioni necessarie a risolvere un problema su un computer o su un dispositivo digitale.

I partecipanti

L’indagine ha coinvolto 3376 studenti di 152 scuole distribuite sul territorio nazionale.

Il punteggio medio raggiunto dai ragazzi del grado 8 è pari a 491 punti sulla scala di CIL – Computer and information Literacy – relativa alla capacità di utilizzare il computer, di raccogliere e di produrre informazioni, di comunicare attraverso le nuove tecnologie. È un risultato significativamente superiore a quello medio internazionale, che è di 476 punti.

Complessivamente gli studenti che hanno conseguito un punteggio pari o superiore al livello 2 della scala CIL sono il 54%, superiore perciò alla media internazionale che si attesta sul 50%.

Mettendo a confronto le macroaree si riscontano le differenze interne tra territori che sono evidenziate anche della Rilevazioni nazionali sugli apprendimenti. Gli studenti e le studentesse del Sud e Sud Isole hanno risultati inferiori rispetto alla media nazionale, diversamente dai ragazzi del Nord Ovest, Nord Est e Centro che riportano invece esiti migliori. In questi territori, infatti, il livello 2 è raggiunto da circa la metà dei rispondenti, mentre al Sud-Sud Isole questo livello è conseguito da circa un quarto dei giovani.

Il pensiero computazionale – CT

Per quanto riguarda la capacità di pensiero computazionale gli esiti dei nostri studenti sono in linea con la media internazionale: in Italia il punteggio è 482, mentre la media internazionale è 483.

A livello di macroarea geografica anche per CT gli studenti del Nord Ovest e del Nord Est ottengono risultati superiori rispetto alla media nazionale, con 504 punti nel Nord Ovest e 502 punti nel Nord Est.  I risultati del Centro e del Sud sono in linea con la media nazionale, mentre al Sud Isole i risultati sono meno positivi.

Rispetto ai livelli di competenza previsti dalla scala CT gli studenti che raggiungono almeno il livello 2 sono il 69%, mentre la media internazionale è del 66%.

Questo livello, in cui gli studenti si dimostrano capaci di affrontare una varietà di problemi computazionali strutturati, è raggiunto dall’80% circa di studenti nel Nord Ovest e del Nord Est, ma scende al di sotto del 50% nel Sud Isole.

I fattori che influenzano CIL e CT

Il genere, il contesto familiare e quello scolastico sono certamente fattori che influiscono sul livello di acquisizione delle competenze CIL e CT.

In merito al genere i risultati delle femmine a livello nazionale sono migliori di quelli dei maschi, con un vantaggio di 18 punti. É un vantaggio che si osserva anche nelle macroaree geografiche, a eccezione del Nord Ovest, dove non ci sono differenze di rilievo tra maschi e femmine.

Per la relazione tra il contesto socioeconomico e culturale e le competenze ICILS sono state considerate alcune dimensioni dell’indice SES – Socio Economics Status.

La relazione più forte con le competenze CIL e CT appare quella con il numero di libri posseduti in famiglia. A livello nazionale e di macroarea, infatti, la differenza di punteggio tra chi ha più di 26 libri e chi ne ha meno è marcata (44 punti). Fanno eccezione le regioni della macroarea Sud Isole, dove questa differenza non è statisticamente significativa.

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