L’educazione nell’era digitale per il benessere e la felicità

Nell’ambito del progetto 21st Century Children è stato pubblicato il report Education in the Digital Age: Healthy and Happy Children. Vediamo insieme le principali evidenze riguardo il benessere dei ragazzi contenute nel rapporto.

L'educazione nell'era digitale per il benessere e la felicità

Il rapporto Education in the Digital Age: Healthy and Happy Children dell’OCSE raccoglie le informazioni che provengono dal progetto 21st Century Children, che mira a comprendere e misurare le implicazioni del digitale sull’Educazione e sulla qualità della vita.

Questo documento ci offre degli spunti di riflessione che risultano ancora più preziosi in questo periodo di emergenza sanitaria. Le limitazioni alla didattica in presenza dell’ultimo anno infatti ci hanno reso maggiormente consapevoli del fatto che le aule scolastiche sono anche laboratori sociali, in cui si formano e sperimentano i cittadini del domani, e non solo luoghi deputati all’apprendimento di utili nozioni.

Vediamo quindi come i sistemi educativi operano per favorire lo sviluppo dei ragazzi sia dal punto di vista culturale sia sotto l’aspetto sociale e psicologico.

Il benessere nell’era di internet

La prima parte del report si concentra sulla salute fisica delle nuove generazioni evidenziando i miglioramenti nella vita dei ragazzi nell’ultimo mezzo secolo: migliore assistenza sanitaria, sicurezza pubblica e supporto per il loro benessere fisico e mentale. 

Allo stesso tempo però è cresciuto il tasso di obesità infantile e si registrano una peggiore qualità del sonno e abitudini alimentari sbagliate.

La maggioranza dei Paesi stanno lavorando per responsabilizzare gli studenti e sostenere la loro salute e il loro benessere. Ciò aiuta a ridurre le disuguaglianze: i bambini nelle famiglie meno abbienti solitamente hanno minori probabilità di avere abitudini alimentari più sane, come mangiare frutta, verdura o proteine ​​ogni giorno rispetto ai loro coetanei più avvantaggiati.

Anche incoraggiare l’attività fisica è un obiettivo chiave. In Danimarca, ad esempio, i dirigenti scolastici hanno la responsabilità di garantire che gli alunni della scuola primaria svolgano attività motoria per almeno 45 minuti al giorno.

Il digitale come alleato

Oggi i giovani hanno accesso sempre più precocemente e più di frequente agli strumenti digitali.

Le tecnologie digitali sono risorse in grado di favorire l’espressione di sé, la ricerca di informazioni, la socializzazione e, nei momenti di bisogno, la richiesta di aiuto.

In un’ottica di Educazione digitale la Scuola è sicuramente il luogo privilegiato per promuovere la sicurezza in rete e l’utilizzo consapevole della tecnologia.

Quest’ultima è un importantissimo alleato per la comunità educante, in quanto offre nuove risorse e consente di potenziare molti degli strumenti educativi del passato.

Un esempio dell’uso virtuoso di internet ai fini didattici ci viene offerto da Paesi come l’Australia, il Belgio e la Nuova Zelanda che forniscono risorse informative online ai ragazzi, alle famiglie e agli insegnanti per promuovere un’alimentazione sana.

Altre interessanti iniziative digitali prevedono l’impiego di robot per sostenere un sano sviluppo dei bambini.

Ad esempio in Danimarca si sta testando un robot elefante dotato di una telecamera intelligente. L’automa rileva la presenza di un bambino e gli fornisce del sapone o del disinfettante mentre un video spiega come lavarsi le mani. Grazie all’intelligenza artificiale questo robot apprenderà a interagire in maniera sempre più efficace con gli studenti.

Altri robot sociali incoraggiano i bambini a mangiare spuntini più sani oppure aiutano i ragazzi con malattie croniche motivandoli a rispettare i trattamenti sanitari.

La Scuola del futuro

Con l’improvvisa accelerata nella Didattica a Distanza si è diffusa la convinzione che il processo di digitalizzazione della Scuola sia ormai quasi completo.

In realtà la didattica digitale è ancora in fase iniziale. Tutti i progressi ottenuti finora consistono perlopiù nell’informatizzazione della didattica tradizionale, ma il prossimo obiettivo è l’implementazione di metodologie educative innovative.

Se oggi appaiono pionieristici i laboratori che insegnano ai ragazzi a programmare e che introducono in aula i rudimenti dell’Intelligenza Artificiale, nel prossimo futuro avremo programmi educativi in grado di favorire sia il benessere degli studenti sia una più efficace Inclusione scolastica.

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