L’insegnamento dell’Educazione civica è tornato obbligatorio da quest’anno in tutti i cicli scolastici. L’impegno della Scuola per la formazione globale del cittadino sarà supportato anche dal contributo di esperienze extrascolastiche progettate in partenariato con altre istituzioni e enti del Terzo Settore.
Il Ministero dell’Istruzione ha reso note con un decreto le Modalità attuative per la realizzazione di collaborazioni scuola – territorio per esperienze extrascolastiche di cittadinanza attiva.
Ricordiamo che, da questo anno scolastico 2020-2021, l’insegnamento dell’Educazione civica è obbligatorio in maniera trasversale a tutte le materie e in tutti i gradi scolastici, dalla scuola dell’infanzia fino alla scuola secondaria di II grado.
Il curricolo dell’Educazione civica, secondo le Linee Guida inviate alle scuole lo scorso giugno, si esplica in almeno 33 ore annuali secondo 3 direttrice principali:
1. Costituzione
Lo studio della Carta fondamentale e delle principali leggi nazionali e internazionali per conoscere diritti e doveri in un’ottica di cittadinanza attiva e responsabile
2. Sviluppo Sostenibile
L’Educazione ambientale, secondo gli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’ONU, inclusi la conoscenza e tutela del patrimonio, del territorio e dei beni comuni, l’Educazione alla salute, inclusione e diritti fondamentali
3. Cittadinanza digitale
L’acquisizione delle competenze digitali necessarie all’utilizzo consapevole degli strumenti e di internet applicando pensiero critico, sapendo individuare possibili rischi e contrastare il linguaggio dell’odio
Sono aree tematiche fondamentali per sviluppare competenze significative che vanno oltre l’ambito dell’esperienza scolastica, per la formazione globale della cittadinanza e il pieno esercizio dei diritti, secondo un approccio lifelong learning.
Collaborazione Scuola-territorio per esperienze extrascolastiche di cittadinanza attiva
Ogni scuola potrà avvalersi di partenariati con gli enti del Terzo Settore, di comprovata e riconosciuta esperienza, secondo le modalità diffuse dal Ministero.
Una collaborazione che si inquadra nel solco di un’Educazione civica pensata per il territorio e a misura di comunità, con la Scuola al centro della strategia.
Il decreto ministeriale ha previsto che gli accordi di rete, di durata annuale o pluriennale, contengano alcuni elementi
- le finalità della collaborazione, coerenti con i traguardi per lo sviluppo delle competenze, gli obiettivi specifici e i risultati di apprendimento, indicati nel percorso trasversale di Educazione civica programmato dalle scuole, in aderenza alle Linee Guida del Ministero dell’Istruzione
- le caratteristiche generali degli interventi (tematiche da affrontare, tempi e luoghi degli interventi, destinatari, metodologie, risultati attesi, eventuali prodotti e storytelling collaborativo)
- schede di monitoraggio delle azioni e relazioni finali sui risultati raggiunti
- attestati di partecipazione
- questionari per gli alunni del secondo ciclo in grado di contribuire alla crescita di un loro giudizio critico e consapevole
Le esperienze extrascolastiche che integrano l’insegnamento trasversale dell’Educazione civica saranno riportate in una apposita sezione del Curriculum dello studente.
Educazione civica: a che punto siamo
Da una ricerca condotta da Fondazione Intercultura e Ipsos è emerso che quasi tutti i Dirigenti scolastici e gli studenti intervistati riconoscono nell’Educazione civica un valore e uno strumento fondamentale per lo sviluppo personale.
Nonostante l’esigenza di prevedere piani per l’insegnamento dell’Educazione civica si scontri con il clima emergenziale che la pandemia ha imposto al sistema educativo, l’80% dei Dirigenti Scolastici riferisce di aver attivato la materia in almeno una classe.
Oltre la metà degli studenti esprime per questa materia un voto tra 8 e 10 (il voto medio è stato 7,2) perché permette di affrontare importanti tematiche di attualità e migliorare il proprio senso civico.
Secondo i Dirigenti gli argomenti maggiormente trattati nell’ambito dell’insegnamento dell’Educazione civica saranno:
- Costituzione italiana (valutato come fondamentale dal 48%)
- l’Educazione ambientale e allo sviluppo sostenibile (39%)
- l’Educazione alla legalità (23%)
- l’Educazione interculturale e alla cittadinanza globale (15%)
Le collaborazioni territoriali, disciplinate dal Ministero, sosterranno la progettazione didattica autonoma delle scuole in tema di insegnamento dell’Educazione Civica, una materia introdotta in Italia per la prima volta fin dal 1958.
Un passo in avanti per rafforzare il progetto di costruzione di vere comunità educanti funzionali alla formazione completa dei cittadini.
Approfondimenti
- Apprendimento cooperativo: quando l’educazione è un gioco di squadra
- L’alleanza educativa Scuola-famiglia
- Educazione alla sostenibilità, un’area di apprendimento trasversale
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