Nel 2018 l’Unione Europea ha pubblicato il Pilastro europeo dei diritti sociali, un documento che elenca 20 diritti e principi pensati per guidarci verso un’Europa più equa, inclusiva e ricca di opportunità.
I 20 principi del Pilastro europeo dei diritti sociali sono stati stilati dall’Unione Europea per essere la bussola per un processo di convergenza verso migliori condizioni di vita e di lavoro in Europa.
Questi principi e diritti si articolano in tre categorie:
- pari opportunità e accesso al mercato del lavoro
- condizioni di lavoro eque
- protezione sociale e inclusione
Attuare i principi e i diritti del Pilastro è una responsabilità comune delle istituzioni dell’UE, degli Stati membri e delle parti sociali.
I 20 principi e diritti del Pilastro europeo
CAPO I – pari opportunità e accesso al mercato del lavoro
- Istruzione, formazione e apprendimento permanente
- Parità di genere
- Pari opportunità
- Sostegno attivo all’occupazione
CAPO II – condizioni di lavoro eque
- Occupazione flessibile e sicura
- Salari
- Informazioni sulle condizioni di lavoro e sulla protezione in caso di licenziamento
- Dialogo sociale e coinvolgimento dei lavoratori
- Equilibrio tra attività professionale e vita familiare
- Ambiente di lavoro sano, sicuro e adeguato e protezione dei dati
CAPO III – protezione sociale e inclusione
- Assistenza all’infanzia e sostegno ai minori
- Protezione sociale
- Prestazioni di disoccupazione
- Reddito minimo
- Reddito e pensioni di vecchiaia
- Assistenza sanitaria
- Inclusione delle persone con disabilità
- Assistenza a lungo termine
- Alloggi e assistenza per i senzatetto
- Accesso ai servizi essenziali
Il piano d’azione
Da quando è stato pubblicato il Pilastro la Commissione europea ha già posto in essere diverse azioni basate su ciascun principio, ma lo scorso anno ha stilato il Piano d’azione del pilastro europeo dei diritti sociali, che servirà a rafforzare ulteriormente tali diritti nell’UE.
Il piano d’azione prevede una serie di iniziative concrete per conseguire gli obiettivi del pilastro, da realizzare attraverso l’impegno collettivo delle istituzioni europee, degli enti nazionali, regionali e locali, delle parti sociali e della società civile.
Il piano esplicita inoltre i tre obiettivi da raggiungere entro il 2030:
- almeno il 78% della popolazione di età compresa tra i 20 e i 64 anni dovrebbe avere un lavoro
- almeno il 60% degli adulti dovrebbe partecipare ogni anno ad attività di formazione
- ridurre di almeno 15 milioni il numero delle persone a rischio di povertà o di esclusione sociale
La situazione di partenza è invece la seguente:
- l’emergenza sanitaria ha messo fine a una tendenza positiva del tasso di occupazione, che nel terzo trimestre del 2020 era al 72,4%
- fino al 2016 solo il 37% degli adulti partecipava ogni anno ad attività di apprendimento
- nel 2019 circa 91 milioni di persone erano a rischio di povertà o di esclusione sociale nell’Unione Europea
Gli obiettivi per il 2030 del Piano d’azione del pilastro europeo dei diritti sociali – Fonte: Commissione Europea
L’istruzione e il lifelong learning alla base dei diritti
Il primo dei principi del pilastro si basa sull’assunto che
Ogni persona ha diritto a un’istruzione, a una formazione e a un apprendimento permanente di qualità e inclusivi, al fine di mantenere e acquisire competenze che consentono di partecipare pienamente alla società e di gestire con successo le transizioni nel mercato del lavoro.
Per riuscire a garantire il diritto all’istruzione, alla formazione e all’apprendimento permanente, oltre al Piano d’azione, è stata implementata la European Skills Agenda, l’Agenda Europea per le Competenze, un programma quinquennale per aiutare le persone e le imprese a sviluppare maggiori e migliori competenze.
Gli obiettivi da raggiungere con le attività della Skills Agenda entro il 2025 sono i seguenti:
- il 50% degli adulti di età compresa tra 25 e 64 anni deve aver partecipato ad attività di formazione nei 12 mesi precedenti
- il 30% degli adulti poco qualificati di età compresa tra 25 e 64 anni deve aver partecipato ad attività di formazione nei 12 mesi precedenti
- il 20% degli adulti disoccupati di età compresa tra 25 e 64 anni deve aver avuto una esperienza formativa recente
- il 70% degli adulti di età compresa tra 16 e 74 anni deve possedere almeno delle competenze digitali di base
Gli obiettivi per il 2025 della European Skills Agenda – Fonte: Commissione Europea
Le iniziative e i documenti dell’Unione Europea sottolineano ancora una volta l’importanza dell’istruzione e dell’apprendimento permanente nel formare cittadini che possano svolgere un ruolo attivo in una società più equa e inclusiva.
Approfondimenti
- Pilastro europeo dei diritti sociali
- Il piano d’azione del pilastro europeo dei diritti sociali
- European Skills Agenda
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