Istruzione e Formazione sono fondamentali strumenti di trasformazione per costruire società più inclusive e resilienti. Dall’Agenda ONU 2030 alle Linee guida per l’Educazione civica del Ministero dell’Istruzione, i principali riferimenti per l’insegnamento della cultura della sostenibilità.
Non c’è cambiamento più profondo di quello sostenuto attraverso l’educazione.
E oggi che la sfida comune e globale è la transizione verso società più inclusive e resilienti è dai processi formativi che dobbiamo partire.
Educare alla sostenibilità: un obiettivo globale
In questi sistemi, l’approccio alla didattica, in tutte le discipline come la Scienza, la Geografia o la Storia, è chiamato a integrare un modo rinnovato di progettare le attività, che includa una prospettiva sostenibile e interdisciplinare.
Si parla di processo di apprendimento continuo che si estende nel corso dell’esistenza e che affila i suoi strumenti fin dai primi anni di vita.
Anche l’ONU ha posto l’educazione in primo piano come agente di cambiamento.
L’educazione di qualità costituisce infatti il quarto obiettivo dell’Agenda 2030 ONU, un vasto programma la cui realizzazione è considerata indispensabile per realizzare una società più equa, sostenibile ed inclusiva.
Obiettivo 4
Garantire un’istruzione di qualità inclusiva ed equa e promuovere opportunità di apprendimento continuo per tutti.
In particolare, il sotto-obiettivo 4.7 è dedicato all’apprendimento dello sviluppo sostenibile. Non solo come ambiente naturale da proteggere, ma come spazio culturale di diritti e cittadinanza:
Cosa significa educazione alla sostenibilità?
La direzione segnata dall’ONU è stata accolta anche in Italia.
Il Tavolo Agenda 2030: educazione allo sviluppo sostenibile, modelli innovativi di impresa e di consumo, che ha lavorato in occasione della Conferenza Nazionale sull’Educazione Ambientale e allo Sviluppo Sostenibile (Roma, 22-23 novembre 2016), ha delineato in un documento alcuni tra gli obiettivi strategici che la Scuola deve perseguire nell’area di apprendimento dell’educazione allo sviluppo sostenibile.
- Rafforzare nei ragazzi il rapporto con l’ambiente, con le risorse e con le diversità naturali e socioculturali del territorio
- Trasmettere la complessità e l’interdipendenza delle sfide globali per poter agire consapevolmente nella vita quotidiana e promuovere la transizione sostenibile
- Insegnare a valutare criticamente i comportamenti, individuali e collettivi, e a saper riconoscere le esperienze virtuose e il reale contributo dell’innovazione e della tecnologia
L’obiettivo è trasmettere competenze e conoscenze trasversali, utili a tutti in quanto persone umane e che tengano conto delle situazioni locali.
Quali caratteristiche ha e quali competenze trasmette?
Il documento citato delinea inoltre alcuni orientamenti per la Scuola sulla base di un approccio scolastico globale allo sviluppo sostenibile, tenendo conto anche di quanto emerso in ambito internazionale.
Dal Global Action Programme on Education for Sustainable Development (2015-2019), al lavoro svolto dall’UNESCO nel corso del Decennio mondiale dell’educazione allo sviluppo sostenibile proclamato dall’Assemblea Generale dell’ONU per gli anni 2005-2014 e alla UNESCO Education Strategy 2014-2021.
Tra queste:
Interdisciplinarietà
Lo sviluppo sostenibile non è una disciplina a sé ma deve inserirsi nell’intero programma didattico occupando un’area di apprendimento trasversale
Acquisizione di valori
L’educazione alla sostenibilità dovrebbe puntare a far comprendere alcuni valori incentrati sullo sviluppo sostenibile più che a trasmettere nozioni
Sviluppo del pensiero critico e ricerca della risoluzione dei problemi
I giovani dovrebbero acquisire maggiore consapevolezza di se stessi in relazione allo sviluppo sostenibile e dotarsi degli strumenti per cercare risposte concrete nella propria vita
Molteplicità delle metodologie
È necessario utilizzare metodologie didattiche innovative e materiali multimediali, prevedere attività all’aria aperta e interattive
Decisioni condivise e partecipate
Gli studenti devono essere invitati a partecipare attivamente alla programmazione dell’apprendimento
L’importanza del contesto locale
Un’attenzione particolare va riservata alle problematiche locali affinché siano utili anche alla comprensioni di questioni globali
Un Piano per l’Educazione alla Sostenibilità
Questa stessa visione complessa e sistemica è alla base anche del Piano per l’Educazione alla Sostenibilità del Ministero dell’Istruzione, che nel 2017 ha tradotto gli obiettivi indicati dall’Agenda 2030 dell’ONU in 20 azioni concrete.
Le azioni sono state raggruppate in 4 macro aree:
- Edilizia e ambienti | Strutture e personale del Ministero dell’Istruzione
- Didattica e formazione dei docenti
- Università e ricerca
- Informazione e comunicazione
Le Linee guida per l’Educazione civica: Costituzione, sviluppo sostenibile e cittadinanza digitale
Più di recente, il Ministero dell’Istruzione ha inviato alle scuole le Linee guida per l’insegnamento dell’Educazione civica che dall’anno scolastico 2020/2021 è obbligatoria, invitandole ad aggiornare i curricoli di istituto e l’attività di programmazione didattica nel primo e secondo ciclo di istruzione.
Come previsto dalla legge 92 del 20 agosto 2019, al curricolo di educazione civica vanno dedicate almeno 33 ore per ciascun anno di corso, con la previsione di effettuare valutazioni periodiche.
Sono 3 i nuclei tematici ai quali gli insegnanti devono fare riferimento secondo il principio della trasversalità e dell’interdisciplinarietà:
1. Costituzione
Lo studio della nostra Carta e delle principali leggi nazionali e internazionali per conoscere i propri diritti e doveri di cittadini responsabili e attivi
2. Sviluppo Sostenibile
L’educazione ambientale, anche tenendo conto degli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’ONU, intesa come conoscenza e tutela del patrimonio, del territorio e dei beni comuni, l’educazione alla salute e ai modi di vivere inclusivi e rispettosi dei diritti fondamentali delle persone
3. Cittadinanza digitale
L’acquisizione delle competenze e della consapevolezza richieste per utilizzare gli strumenti digitali e per la navigazione in internet in un’ottica di sviluppo del pensiero critico, per individuare possibili rischi e contrastare il linguaggio dell’odio
Il Ministero ha inoltre previsto che l’educazione civica sia introdotta fin dalla scuola dell’infanzia, attraverso la mediazione del gioco e delle attività educative e didattiche per permettere ai bambini di familiarizzare con i concetti alla base del rispetto per tutte le forme di vita e per i beni comuni.
È stata invece rinviata all’anno scolastico 2023/2024 la determinazione dei traguardi di competenza e degli obiettivi specifici di apprendimento dell’educazione civica.
Fino ad allora la valutazione farà riferimento agli obiettivi/risultati di apprendimento e alle competenze che le scuole adotteranno in autonomia.
La piattaforma è rivolta ai docenti e costituisce uno spazio virtuale dove approfondire concetti e metodologie e, in futuro, individuare buone pratiche sull’insegnamento dell’educazione civica e delle sue diverse componenti.
Approfondimenti:
- Istruzione e formazione: gli obiettivi europei per il 2020
- L’Obiettivo 4 dell’Agenda ONU 2030: il diritto all’istruzione
- Le competenze sociali e civiche in materia di cittadinanza
- Linee guida per l’insegnamento dell’educazione civica – Ministero dell’Istruzione
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