Un’opportunità per tutti

Le Prove INVALSI, oltre a fornire indicazioni sulle competenze di base fondamentali acquisite dagli studenti in alcuni gradi scolastici, offrono ulteriori approfondimenti su quali siano – se vi sono – le differenze di genere tra maschi e femmine negli esiti di apprendimento scolastico.

Un’opportunità per tutti

Le Prove INVALSI possono dirci in quale misura la Scuola italiana sia in grado di garantire un’istruzione equa per tutti gli studenti, indipendentemente dal genere.

Scomponendo il campione nazionale tra studenti e studentesse è possibile osservare infatti sia se esiste qualche gender gap importante sia se l’andamento nei livelli di competenza è lo stesso tra i due generi oppure se ci sono differenze. 

Cosa è successo quest’anno

Dalla rilevazione nazionale dell’a.s. 2020-2021 emerge che, tendenzialmente, le studentesse ottengono risultati migliori in Italiano e nelle Prove di Inglese, mentre i maschi se la cavano meglio in Matematica. 

In particolare, si evidenzia come nel primo ciclo d’istruzione le differenze di genere siano più ampie rispetto al secondo ciclo, anche se all’ultimo anno di scuola secondaria di secondo grado le differenze possono variare a seconda del tipo di scuola.

Le differenze di genere si manifestano precocemente

Le prime differenze di genere si evidenziano già a partire dal primo ciclo di istruzione.

In tutti i gradi scolastici, ad eccezione del grado 8 in Matematica e del grado 5 nel reading di Inglese, emergono differenze statisticamente significative.

Le femmine vanno meglio nelle materie linguistiche, mentre i maschi ottengono punteggi più alti in Matematica.

Il gender gap più ampio si riscontra al grado 8, dove le ragazze superano i maschi di 10 punti in Italiano e di 9 punti nel reading.

Il gender gap si riduce all’ultimo anno di scuola superiore

Nel secondo ciclo d’istruzione non emergono particolari differenze tra maschi e femmine, anche se vi sono alcune tipologie di scuola che hanno un gender gap più marcato e statisticamente significativo.

I dati mostrano che gli studenti di entrambi i sessi ottengono più o meno gli stessi risultati di apprendimento, anche se permane la stessa tendenza del primo ciclo di istruzione, dove le femmine vanno meglio in Italiano e nelle due Prove di Inglese, mentre i maschi hanno risultati migliori in Matematica.

Esistono tuttavia alcune tipologie di scuola superiore che ottengono risultati diversi, statisticamente significativi.

Gli Istituti professionali, per esempio, oltre a riportare i punteggi più bassi nella rilevazione di quest’anno, sembrano essere anche quelli che non riescono a garantire pari opportunità in Italiano, con le femmine che ottengono un punteggio più alto dei maschi di 8 punti.

Negli Istituti tecnici invece i maschi superano le femmine di 13 punti nella Prova di Matematica.

Cosa cambia a livello di macroarea

Se si guarda al risultato dal punto di vista territoriale, possiamo affermare che nel primo ciclo di istruzione emergono più o meno le stesse difficoltà tra i due generi.

Se al grado 2 i punteggi dei maschi e delle femmine sono in linea con la media italiana sia in Italiano sia in Matematica, al grado 5 le studentesse del Sud e Isole ottengono punteggi staticamente inferiori alla media italiana in tutte le materie ad eccezione della Prova di Inglese listening, mentre i maschi del Sud e Isole e del Sud ottengono un punteggio statisticamente inferiore rispettivamente in Matematica e nella Prova di Inlgese reading. 

Anche al grado 8 le differenze di genere nelle macroaree sono più o meno le stesse, sia in Italiano sia in Matematica: tutti gli studenti del Nord Est ottengono infatti punteggi statisticamente superiori alla media italiana mentre quelli del Mezzogiorno, ad eccezione della macroarea Sud per l’Italiano, ottengono punteggi statisticamente inferiori alla media italiana.

Al grado 13, infine, non si evidenziano particolari differenze e i punteggi sono tendenzialmente tutti in linea con la media italiana.

La scuola deve offrire pari opportunità

Alla base delle differenze evidenziate ci sono una serie di ragioni i cui contributi specifici sono molto difficili da valutare: condizionamenti familiari e culturali, scelte al passaggio alla scuola di secondo grado, differenze in termini di motivazione o di capacità.

Indipendentemente dalle cause, la scuola deve offrire pari opportunità a ragazzi e ragazze, mettendoli tutti in condizione di sviluppare le proprie potenzialità. Per questo, anno dopo anno, le prove INVALSI aiutano a capire se e in quale misura la scuola italiana si stia avvicinando a questo imprescindibile obiettivo sociale e culturale.

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