Cosa ci dicono i risultati INVALSI 2024

Quali sono i messaggi principali che possiamo trarre dalla presentazione appena conclusa degli esiti della Rilevazione nazionale 2024? Roberto Ricci, Presidente INVALSI, ci guida in un breve percorso di riflessione sulla scuola partendo da alcune delle maggiori evidenze emerse.

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I risultati emersi dalla Rilevazione INVALSI 2024 hanno offerto come di consueto un panorama di informazioni ampio e articolato, mettendo in luce per l’anno scolastico da poco concluso aspetti decisamente incoraggianti per il nostro sistema di istruzione.

Uno di questi è senz’altro la riduzione della dispersione scolastica implicita, il cui valore è quest’anno il più basso registrato da quando si è iniziato a rilevarlo. È un successo questo che si affianca ai risultati positivi raggiunti nella lotta all’abbandono scolastico e sottolineati dai dati ISTAT.

Sono informazioni che certamente gratificano, incoraggiano e premiano lo sforzo compiuto dal sistema scolastico ma che, come asserisce Ricci, ci devono interrogare su

cosa è importante che i nostri ragazzi apprendano una volta che abbiamo assicurato che rimangono a scuola.

Gli sforzi per promuovere gli apprendimenti resi evidenti dagli esiti positivi raggiunti in tutti i livelli di scolarità – dalla Scuola primaria alla Scuola secondaria di primo e secondo grado – si irradiano a 360° per raggiungere lo scopo di portare tutti gli allievi a conseguire capacità ottime, in Matematica come in Italiano e in Inglese. Come sottolinea ancora Ricci ciò è essenziale

perché questa è l’area di accesso, direi la pre-condizione, per sedersi al tavolo delle competenze digitali, sempre più importanti.

L’incremento di competenze nei nostri studenti che i dati ci testimoniano è poi molto importante in rapporto all’obiettivo di rendere il nostro sistema scolastico realmente inclusivo, cioè di aumentare il numero di giovani che conseguono risultati buoni o elevati.

Un fattore di attenzione resta certamente l’eterogeneità di esiti che si registra ancora a livello territoriale. È innegabile che, come afferma Ricci,

rimangono i divari territoriali, che vanno contrastati in tutte le loro forme, non solo tra Nord e Sud ma anche all’interno dei territori che tipicamente hanno esiti migliori.

Questo pone l’esigenza di rafforzare l’impegno nel contrasto alle differenze, forti anche di una crescita che si osserva tuttavia in tutte le aree del Paese e che testimonia la dinamicità di un sistema scolastico che investe risorse ed energie nel miglioramento.

Un’ulteriore riflessione sicuramente di segno positivo è poi sollecitata dai risultati in continua crescita nell’apprendimento dell’Inglese.

Queste evidenze che i dati mostrano ci offrono messaggi incoraggianti sulla possibilità per la nostra scuola di crescere e di migliorare, accogliendo con lo spirito generativo che le è proprio le sfide che restano da affrontare.

Presentazione del Rapporto Nazionale Prove INVALSI 2024

I risultati delle Prove INVALSI 2024

Foto di Depositphotos

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