Formazione e cambiamento attraverso i dati INVALSI

Coinvolgere gli insegnanti nella formazione è un passo essenziale per sostenerli nell’ampliamento della loro professionalità e nel loro lavoro quotidiano e costante di miglioramento della scuola. È questa la prospettiva nella quale si muove il progetto I dati INVALSI per un uso informativo, formativo e di miglioramento che l’Istituto rivolge ai docenti di Scuola primaria e secondaria di I e II grado.

Formazione e cambiamento attraverso i dati NVALSI

Coinvolgere gli insegnanti nella formazione è un passo essenziale per sostenerli nel loro lavoro quotidiano e costante di miglioramento della scuola. Modificare l’esistente è un’operazione delicata, perché chiama in causa tutti coloro che partecipano ad una comunità complessa e articolata come quella scolastica. Questa è fatta di saperi ma anche di relazioni, di una reciprocità costruttiva che investe gli aspetti motivazionali, di resilienza e di autoefficacia, tutti elementi che sostengono la qualità dell’agire di tutti gli attori coinvolti: dei docenti con la loro professionalità, degli allievi con le loro caratteristiche e i loro bisogni di apprendenti, delle famiglie con le loro aspettative per il presente e per il futuro dei propri figli.

Ma fare per qualcuno, fare con qualcuno in un ambito che assolve una funzione imprescindibile nella formazione integrale di ogni persona, qual è la Scuola, non richiede solo di avere a disposizione un patrimonio di informazioni e strumenti ricco, capace di aiutare a rispondere a questioni che investono la scuola a livello micro e macro insieme. È fondamentale anche che vi sia la condivisione di una visione comune di quanto si realizza nella Scuola. A questa può sicuramente concorrere la lettura e l’analisi dei dati che le Rilevazioni nazionali dell’INVALSI mettono a disposizione della scuola. L’Istituto, del resto, ha in questo senso un mandato esplicito, definito dal suo Statuto, la cui mission

comprende attività di ricerca istituzionali, coerenti con i compiti che gli sono assegnati dalla normativa, e attività di ricerca scientifica di più ampio spettro ma sempre riferibili allo sviluppo della qualità dell’istruzione […] attività di supporto diffuso al sistema d’istruzione, anche a mezzo di iniziative formative a beneficio del personale scolastico, nella costruzione e nell’utilizzo, a fini di riflessione didattica, di prove standardizzate (Art. 4 e 5).

La formazione d’altro canto è riconosciuta come una pratica sociale fondamentale. Si serve dei momenti formali, quelli che possiamo definire i momenti d’aula, ma anche di quelli informali in cui ci si scambiano esperienze e conoscenze, ci si confronta e si discute per arricchire il patrimonio personale di ciascuno, sotto il profilo professionale ma anche sotto l’aspetto umano.

All’interno di organizzazioni connotate da un’elevata complessità, come è il sistema scolastico, le iniziative di formazione rivolte agli insegnanti allo scopo di sostenerli nel migliorare la qualità delle loro azioni e la validità scientifica del loro operato pongono certamente interrogativi molteplici su quali siano le scelte più opportune per produrre il cambiamento desiderato e più appropriate ai loro bisogni formativi.

Mettere le mani in pasta

Perché questo accada la formazione deve rispondere a una precisa intenzionalità, condivisa da tutti coloro che prendono parte a un percorso investendo tempo ed energie. Senza questi due fattori proposte anche interessanti non possono raggiungere la profondità necessaria a innescare processi trasformativi dell’esistente e a sostenere la motivazione a mantenere nel tempo l’impegno che il cambiamento richiede.

In questa prospettiva si muove il corso di formazione I dati INVALSI per uno uso informativo, formativo e per il miglioramento, rivolto a insegnanti di Scuola primaria, secondaria di I grado e secondaria di II grado. L’obiettivo della proposta è offrire ai docenti le informazioni teoriche e gli strumenti concettuali per usare i risultati delle rilevazioni nazionali come strumenti di lavoro. Attraverso fasi di lavoro fatte di riflessione, discussione e condivisione i partecipanti potranno fare esperienza di lettura e utilizzo dei dati INVALSI per progettare azioni per il miglioramento a livello di classe e di scuola a partire dalla situazione che questi evidenziano. Ma non solo. A partire dai dati potranno rimodulare il modo di comunicare all’interno del proprio istituto ciò che le Rilevazioni nazionali mettono in luce e ripensare al loro utilizzo nella didattica.

Il coinvolgimento attivo dei docenti che partecipano alla formazione contribuisce ad aiutare ciascuno di loro a entrare da protagonista nell’uso delle informazioni provenienti dai dati offerti dall’INVALSI rendendole strumenti di lavoro nella scuola e per la scuola.

Accogliere in un ambiente formativo docenti che operano in gradi diversi di scolarità potrà offrire uno spaccato molto interessante circa le diverse modalità in cui i dati delle Rilevazioni nazionali possono essere utilizzati. Il confronto trova nelle iniziative di formazione spazi di espressione difficili da ricavare nella quotidianità, con i suoi ritmi sempre incalzanti, ma di indubbia importanza per avviare e sostenere circuiti virtuosi di sviluppo della professionalità dei docenti, in cui promuovere la diffusione di competenze e conoscenze nuove, ma anche l’analisi di convinzioni precedenti per una nuova consapevolezza sul valore dei dati come strumenti di lavoro in classe.

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