L’Obiettivo 4 dell’Agenda ONU 2030: il diritto all’istruzione

Garantire a tutti un’educazione di qualità, equa e inclusiva è tra i 17 Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile identificati dalla Comunità internazionale per il benessere dell’umanità. A 10 anni dal 2030 facciamo il punto sui progressi compiuti e su quanto rimane ancora da fare.

L’Obiettivo 4 dell’Agenda ONU 2030 - il diritto all’istruzione

L’educazione è un diritto universale, è tra quei diritti cioè che vanno tutelati per il semplice fatto di appartenere al genere umano. 

Ogni bambino e ogni adulto, di ogni Paese, in ogni angolo del mondo deve poter ricevere istruzione e cure.

Ma non è solo una questione quantitativa.

Fornire un’educazione di qualità, equa ed inclusiva e opportunità di apprendimento per tutti è la base per migliorare la vita delle persone e raggiungere lo sviluppo sostenibile.

A sostenerlo è l’Organizzazione delle Nazioni Unite: tra i 17 Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile – Sustainable Development Goals, SDGs – che costituiscono le fondamenta dell’Agenda ONU 2030, uno è interamente dedicato all’Educazione: l’Obiettivo 4.

Il Programma d’azione dell’ONU, sottoscritto nel 2015 dai governi dei 193 Paesi membri e articolato in 169 Target o Traguardi, è una marcia comunitaria, composta da obiettivi comuni a tutta l’umanità, da percorrere tutti insieme entro il 2030.

Includendo l’educazione tra i pilastri del futuro dell’umanità, l’ONU ha messo sotto i riflettori della comunità internazionale gli stretti legami tra il livello e la qualità dell’istruzione e la promozione dello sviluppo sostenibile e la realizzazione di società più eque e inclusive.

Le sfide educative globali

Nonostante molti progressi siano stati fatti, sia nell’accesso all’istruzione che nel livello di alfabetizzazione, secondo l’ONU dobbiamo raddoppiare gli sforzi per ottenere risultati ancora migliori verso il raggiungimento degli obiettivi per l’istruzione universale.

Entro il 2030, tra le sfide educative da affrontare ci sono:

Fare in modo che le scuole primarie siano un diritto per tutti.

Particolare attenzione andrà posta sui quei 57 milioni di bambini che ne sono ancora esclusi, di cui la metà vive nell’Africa subsahariana.


Alfabetizzare circa 103 milioni di giovani.

Ovvero quei giovani che nel mondo non possiedono ancora le competenze di base in Lettura e Scrittura, di cui oltre il 60% sono donne.

I Traguardi dell’Obiettivo 4 da raggiungere entro il 2030

L’Agenda ONU ha identificato nello specifico 10 Traguardi o Goals in merito all’istruzione di qualità da centrare entro il 2030

Vediamoli assieme.

Obiettivo 4 Agenda ONU 2030
  • 4.1 – Assicurarsi che tutti i ragazzi e le ragazze completino un’istruzione primaria e secondaria gratuita, equa e di qualità che porti a risultati di apprendimento pertinenti ed efficaci
  • 4.2 – Garantire lo sviluppo della prima infanzia e l’accesso a cure e istruzione pre-scolastica
  • 4.3 – Garantire parità di accesso a donne e uomini ad un’istruzione tecnica, professionale e terziaria, inclusa l’università, di qualità e a prezzi accessibili
  • 4.4 – Aumentare sostanzialmente il numero di giovani e adulti con competenze specifiche, comprese le competenze tecniche e professionali, utili per l’inserimento nel mondo del lavoro e dell’imprenditorialità
  • 4.5 – Eliminare le disparità di genere e garantire l’accesso delle persone vulnerabili a tutti i livelli di istruzione e formazione professionale
  • 4.6 – Assicurarsi che tutti i giovani e gran parte degli adulti abbiano un livello sufficiente di alfabetizzazione di base e capacità di calcolo
  • 4.7 – Garantire che tutti gli studenti acquisiscano le conoscenze e le competenze necessarie a promuovere lo sviluppo sostenibile, inclusi lo stile di vita sostenibile, i diritti umani, la parità di genere, la promozione di una cultura pacifica e non violenta, la cittadinanza globale e la valorizzazione delle diversità culturali e del contributo della cultura allo sviluppo sostenibile
  • 4.a – Costruire e potenziare le strutture educative per rispondere ai bisogni dell’infanzia, alle disabilità e alla parità di genere e predisporre ambienti di apprendimento sicuri, non violenti e inclusivi
  • 4.b – Espandere considerevolmente entro il 2020 a livello globale il numero di borse di studio disponibili per i Paesi in via di sviluppo per garantire l’accesso all’istruzione superiore 
  • 4.c – Aumentare considerevolmente l’offerta di insegnanti qualificati, anche grazie alla cooperazione internazionale, per la formazione degli insegnanti nei Paesi in via di sviluppo

I divari educativi nell’emergenza Coronavirus

Ogni traguardo dell’Obiettivo 4 viene monitorato attraverso 36 indicatori. In questo modo si ha una misura dei progressi compiuti per intervenire tempestivamente dove si riscontrano ritardi.

I dati che abbiamo a disposizione sono per ora riferiti al periodo precedente alla diffusione del COVID-19

Ciò significa che non possiamo ancora valutare l’impatto sull’apprendimento della pandemia.

La chiusura delle scuole e il gap digitale possono aver fortificato i divari preesistenti.

Fonte: UN – The Sustainable Development Goals Report 2020

Si calcola che 500 milioni di studenti non abbiamo avuto accesso alla Didattica a Distanza nel periodo in cui le scuole sono state chiuse per la pandemia.

A che punto siamo?

In ogni caso, analizzando i dati diffusi dall’ONU e, per l’Italia, dall’ISTAT, non mancano alcune note positive.

  • In 74 paesi, con dati comparabili per il periodo 2011-2019, circa 7 bambini su 10 di età compresa tra 3 e 4 anni erano sulla buona strada dello sviluppo in almeno tre tra: alfabetizzazione matematica, sviluppo fisico, sviluppo socio-emotivo e apprendimento

Un’altra buona notizia riguarda l’istruzione per la prima infanzia, considerata uno dei migliori investimenti per un apprendimento di qualità negli anni successivi della vita scolastica.

La pre-scolarizzazione un anno prima dell’ingresso alle primarie è cresciuta costantemente, dal 62% nel 2010 al 67% nel 2018.

Anche se persiste una ampia disomogeneità tra i Paesi, con valori che oscillano dal 9% a quasi il 100%

  • Anche il tasso di completamento della scuola primaria è cresciuto dal 70% del 2000 all’84% del 2018 e dovrebbe raggiungere l’89% entro il 2030

Cosa resta da fare

Nonostante questi progressi compiuti, sono molte le questioni che rimangono da affrontare per raggiungere i Goals del 2030.

La percentuale di bambini e ragazzi che frequentano la scuola non può progredire così lentamente o nel 2030 avremo 200 milioni di bambini senza accesso all’istruzione.

Percentuale della popolazione analfabeta dai 15 anni in su nel mondo. Dati del 2016.
Fonte UN – The Sustainable Development Goals Report 2019
  • Nel 2018, c’erano ancora 258 milioni di bambini e di giovani fra i 6 e i 17 anni fuori dalla scuola, circa il 17% della popolazione mondiale di quella fascia di età
  • Tra gli scolarizzati, più della metà non raggiungeva i livelli minimi di competenza in Lettura e Matematica
  • La parità tra bambini o adolescenti dei quintili più ricchi e più poveri della popolazione è stata raggiunta:
    • nel 25% dei Paesi nell’istruzione primaria
    • nel 21% dei Paesi per quanto riguarda l’istruzione secondaria inferiore
Numero di bambini nel mondo in età scolare fuori dalla scuola per livello di educazione e sesso.
Dati in milioni relativi al periodo 2000-2017.
Fonte UN – The Sustainable Development Goals Report 2019

Solo nell’1% dei Paesi si è raggiunta la parità per l’istruzione secondaria superiore tra gli adolescenti più ricchi e quelli più poveri

  • Il tasso di alfabetizzazione giovanile, per la popolazione di età compresa tra 15 e 24 anni, ha raggiunto il 92%. Ma preoccupa ancora la concentrazione della popolazione analfabeta in alcuni quadranti geografici depressi: l’Asia meridionale ospita quasi la metà della popolazione mondiale analfabeta e l’Africa subsahariana ne ospita un quarto
  • Il tasso globale di alfabetizzazione degli adulti, per la popolazione di età pari o superiore a 15 anni, era dell’86% nel 2018

Circa 773 milioni di adulti, due terzi dei quali donne, non hanno avuto accesso all’alfabetizzazione in Lettura e Scrittura

  • Nel 2019, solo meno della metà delle scuole primarie e secondarie inferiori nell’Africa subsahariana aveva accesso all’elettricità, a Internet, ai computer e ai servizi di base fondamentali per garantire un ambiente di apprendimento sicuro ed efficace per tutti gli studenti
La percentuale di bambini e adolescenti che non raggiungono competenze sufficienti in lettura e matematica. Dati del 2015.
Fonte: UN – The Sustainable Development Goals Report 2019

L’Agenda ONU 2030 in Italia

Il Rapporto SDGs 2019 – Informazioni statistiche per l’Agenda 2030 e l’Edizione 2020 dello stesso rapporto, entrambi a cura dell’ISTAT, forniscono uno strumento di monitoraggio dei progressi dell’Agenda 2030 nel nostro Paese.

Il Rapporto attinge sia a indicatori statistici perfettamente coincidenti a quelli ONU, sia a indicatori prossimi e a altri di contesto nazionale, in modo da dare una misura quanto più precisa possibile sulla qualità dell’istruzione nel Paese.

Anche se è emerso un generale quadro di miglioramento, come si legge nel Rapporto ISTAT, permangono in Italia luci e ombre sul Goal per un’istruzione di qualità.

  • Il numero di laureati, il tasso di abbandono e il livello di competenze in Italia sono più bassi che nel resto d’Europa
  • L’abbandono scolastico precoce è aumentato: nel 2018 ha raggiunto il 14,5%
  • Gli gli studi e le ricerche INVALSI hanno messo in luce importanti divari tra alcuni gruppi di studenti nelle competenze di Italiano, Matematica e Inglese
  • In particolare preoccupa la povertà educativa in alcune regioni del Sud Italia 
  • Uno sforzo maggiore andrà indirizzato a ridurre i divari di genere, soprattutto nella competenza matematica per le ragazze e per la lettura tra i ragazzi
  • Per quanto riguarda gli adulti, solo il 27,6% dei giovani 30-34enni possiede un titolo terziario, un livello inferiore alla media europea
Approfondimenti

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Foto in alto e grafiche di: UN – The Sustainable Development Goals Report

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