L’istruzione ricopre un ruolo fondamentale nelle prospettive di integrazione e successo nel mercato del lavoro degli studenti. Rappresenta un elemento chiave nello sviluppo dell’individuo, riconosciuto anche dalle Nazioni Unite che hanno inserito la garanzia di un’istruzione equa e inclusiva per tutti tra i Traguardi dello Sviluppo Sostenibile da raggiungere entro il 2030.
Ma quanto incide l’ambiente di provenienza sulle competenze e sulle possibilità di successo degli allievi?
A che punto siamo nel percorso verso l’annullamento delle disuguaglianze educative?
Equità ed educazione oltreconfine
Se è vero che le iniquità educative rappresentano un problema in molti Paesi del mondo, sembra anche che in Italia il percorso sia più lungo e accidentato rispetto ad altre nazioni.
Nel Rapporto sulla Mobilità Sociale 2020 costruito sulla base dell’Indicatore ESCS (che permette di isolare l’impatto del fattore socioeconomico sui risultati ottenuti dagli studenti a Scuola) il nostro è indicato come un Paese caratterizzato da bassa mobilità sociale, con il punteggio di 67,4, che ci posiziona al 34mo posto della classifica.
Se alziamo lo sguardo oltreconfine, vediamo che il problema delle iniquità nel mondo della Scuola non ha bandiere.
In tutti i 79 Paesi ed Economie che hanno partecipato all’indagine OCSE PISA 2018, lo status socio-economico di provenienza ha avuto una forte influenza sui risultati ottenuti.
Nella Prova di Lettura, ad esempio, il 10% degli allievi con un background più favorevole ha ottenuto un punteggio medio più alto di 141 punti rispetto al 10% degli studenti con una situazione di provenienza più fragile: una differenza pari a più di tre anni di scuola.
Le disuguaglianze legate allo status familiare degli studenti, inoltre, incidono inevitabilmente anche sulla loro motivazione ad apprendere:
La situazione in Italia
Nel nostro Paese, il diritto allo studio per tutti è sancito dalla Costituzione, che all’art. 34 asserisce:
Un diritto, quindi, pienamente affermato sulla carta, ma che fatica ancora a essere garantito nella vita reale.
I dati raccolti dall’ultima Rilevazione INVALSI immortalano questa situazione: in tutti i gradi scolastici, si impara di più o di meno a seconda delle condizioni familiari di partenza, della scuola e della classe frequentate.
Dai Risultati INVALSI 2021
Roberto Ricci, neopresidente INVALSI, è intervenuto il 28 luglio 2021 durante i lavori della XI Commissione (lavoro pubblico e privato) della Camera dei Deputati nell’ambito dell’indagine conoscitiva sulle nuove diseguaglianze prodotte dalla pandemia nel mondo del lavoro e, attraverso la lettura dei dati ottenuti dalle Prove INVALSI 2021, ha così delineato la sfida davanti a cui si trova oggi la Scuola italiana:
La fotografia offerta dai Risultati INVALSI 2021
A livello nazionale gli studenti che non raggiungo risultati adeguati, ossia non in linea con quanto stabilito dalle Indicazioni nazionali sono:
- Italiano: 39% (+5 punti percentuali rispetto sia al 2018 sia al 2019)
- Matematica: 45% (+5 punti percentuali rispetto al 2018 e +6 punti percentuali rispetto al 2019)
- Inglese Reading (A2): 24% (-2 punti percentuali rispetto al 2018 e +2 punti percentuali rispetto al 2019)
- Inglese Listening (A2): 41% (-3 punti percentuali rispetto al 2018 e +1 punto percentuale rispetto al 2019)
I risultati INVALSI 2021 per livello socio-economico-culturale
In tutte le materie, le perdite maggiori di apprendimento si registrano tra gli allievi che provengono da contesti socio-economico-culturali più sfavorevoli.
Inoltre, si registra una diminuzione della quota di studenti con risultati più elevati tra quelli più svantaggiati, i cosiddetti allievi resilienti. Durante l’audizione, Roberto Ricci ha così contestualizzato queste flessioni:
Un altro aspetto sul quale concentrare l’attenzione messo in evidenza nell’Audizione alla Camera riguarda la mancata eterogeneità nella composizione delle classi e delle scuole.
Sebbene nel contesto di dati non positivi e trend che devono necessariamente incontrare un’inversione di marcia, la situazione fotografata dai dati INVALSI ci consegna evidenze da leggere con fiducia e degli spunti di riflessione utili per le scelte programmatiche del prossimo futuro.
Uno su tutti: la Scuola fa la differenza.
Approfondimenti
- I Risultati delle Prove INVALSI 2021
- I risultati di OCSE PISA 2018
- L’Obiettivo 4 dell’Agenda ONU 2030: il diritto all’istruzione
- Istruzione, reddito e ricchezza: la persistenza tra generazioni in Italia
Se hai trovato interessante questo contenuto puoi iscriverti alla newsletter mensile di INVALSIopen per ricevere via mail i nostri aggiornamenti.
Voglio ricevere gli aggiornamenti di INVALSIopen