La ricerca valutativa per lo sviluppo del capitale umano

Il IV Seminario I dati INVALSI: uno strumento per la ricerca e la didattica ha rappresentato un momento di riflessione sul sistema educativo italiano ed internazionale. I risultati delle Prove INVALSI e i dati provenienti dalle ricerche internazionali sono uno strumento molto importante per approfondire la conoscenza del sistema scolastico, con lo scopo di aiutare la scuola a migliorare costantemente la propria azione per accrescere il capitale umano globale.

La ricerca valutativa per lo sviluppo del capitale umano

Durante il quarto seminario I dati INVALSI: uno strumento per la ricerca e la didattica, che si è svolto a Roma dal 29 novembre al 1 dicembre 2019, i ricercatori italiani hanno avuto modo di condividere informazioni e proposte con quelle dei ricercatori di altri enti internazionali con finalità simili a quelle dell’INVALSI.

I tre giorni del convegno sono stati ricchi di spunti di riflessione e abbiamo colto l’occasione per dialogare con due degli ospiti internazionali presenti: Thierry Rocher e Lars M. Sondergaard.

Condividere riflessioni…

Nel suo intervento Thierry Rocher, responsabile della francese DEPP – Direction de l’Evaluation de la Prospective et de la Performance e chairman della IEA – International Association for the Evaluation of Educational Achievement, ha proposto una interessante riflessione sull’utilizzo dei dati provenienti dalle misurazioni su larga scala, sottolineando la necessità di creare dei ponti che permettano di cooperare a livello internazionale per condividere le buone pratiche educative e che favoriscano lo scambio di dati per alimentare la ricerca valutativa in tutto il mondo.

Queste idee sono state riprese anche in un momento successivo, nel corso di una breve intervista con Roberto Ricci, responsabile della ricerca dell’INVALSI.

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Roberto Ricci intervista Thierry Rocher di DEPP e IEA – Sottotitoli in italiano disponibili

La condivisione dei dati della ricerca valutativa è molto utile nell’ottica di un dialogo fruttuoso tra le nazioni. La conoscenza infatti è un bene che se viene messo in comune non diminuisce, ma aumenta in quantità e anche come valore.

…per accrescere il capitale umano

Tutti i sistemi educativi puntano alla creazione di valore a partire dalle persone, vogliono creare un capitale umano che sia una risorsa in grado di accrescere il benessere di ciascun Paese. E lo scambio di buone pratiche relative alla formazione permette di trarre vantaggio dalle ricerche svolte in tutto il mondo.

Questa visione cooperativa è stata ben illustrata da Lars M. Sondergaard, program leader dello Human Capital Project della World Bank. Nella sua relazione ha esposto le caratteristiche principali di questo progetto globale, il cui scopo è promuovere gli investimenti nella scuola e nella sanità per produrre una maggiore equità e crescita economica.

Nell’intervista che segue ha offerto ulteriori spunti di riflessioni, sottolineando come le nostre capacità intellettuali e relazionali siano la più grande fonte di ricchezza del mondo. Ma questo capitale umano, che può costituire il 70% della ricchezza mondiale, per essere valorizzato appieno ha bisogno di costanti interventi in sostegno dei cittadini.

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Roberto Ricci intervista Lars M. Sondergaard di World Bank – Sottotitoli in italiano disponibili

Il confronto internazionale sui temi della formazione è quindi fondamentale per migliorare i sistemi scolastici su scala globale e per accrescere il benessere di tutti.


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