La rilevazione nazionale dell’anno scolastico 2018-2019 ha coinvolto 140.346 classi e oltre 2 milioni di studenti. Dal totale delle scuole e delle classi partecipanti è stato estratto un sottogruppo, ovvero il campione, che possiede le caratteristiche della popolazione degli studenti delle classi coinvolte e sul quale è stato possibile effettuare delle analisi statistiche. Come si svolge la rilevazione? Quali sono stati i risultati più rilevanti del campione? Scopriamolo insieme con questo speciale dedicato al Rapporto nazionale 2019.
Il campione delle Prove INVALSI 2019 è molto ampio e possiede le caratteristiche e gli aspetti più rilevanti della popolazione oggetto di studio. Le informazioni derivanti da questa indagine sono numerose e le più importanti sono state riassunte nell’infografica presente in questo articolo.
Il campione 2019 è costituito da:
- 25.518 studenti di seconda primaria
- 26.336 studenti di quinta primaria
- 30.994 studenti di terza secondaria di primo grado
- 40.645 studenti di seconda secondaria di secondo grado
- 39.480 studenti di quinta secondaria di secondo grado
Dall’analisi del campione emerge che Sud e Isole è la macro area con la percentuale maggiore di studenti al di sotto dei livelli di risultato previsti dalle Indicazioni nazionali e dalle Linee guida. Considerando il livello 3 come livello di sufficienza si evidenzia una situazione piuttosto preoccupante rispetto al resto d’Italia.
In tutte le materie e per ciascun grado scolastico, infatti, le regioni presenti in questa porzione di territorio hanno una maggiore difficoltà a garantire ai propri allievi i livelli minimi di apprendimento.
Nel Sud e Isole la percentuale di studenti che in Italiano non raggiunge tale livello è del 46% al grado 8, del 44% al grado 10 e arriva fino al 50% per il grado 13.
Stessa situazione per la Matematica, dove la percentuale di studenti al di sotto del livello 3 è più della metà in tutti i gradi scolastici, arrivando al 60% di ragazzi del grado 13 che non acquisiscono un’adeguata preparazione.
Per quanto riguarda l’Inglese la situazione nazionale è simile alle altre due materie. La distribuzione degli studenti con un livello di conoscenza della lingua inglese adeguato diminuisce all’aumentare dell’età.
Al termine della scuola superiore, infatti, la percentuale di studenti che non raggiunge il livello B2, traguardo da raggiungere previsto dalle Indicazioni nazionali e Linee guida, è molto elevata, soprattutto per quanto riguarda la Prova di ascolto, che mostra che il 65,4% degli studenti non raggiunge il livello previsto, arrivando fino all’84% per il Sud e Isole.
Anche in termini di equità, le regioni del Sud e Isole, a esclusione della Puglia, sono quelle che destano maggiore preoccupazione. La variabilità dei risultati tra scuole e tra classi nel primo ciclo di istruzione in Calabria, Sicilia, Sardegna e Campania è elevata e ciò sottolinea la necessità di intervento per queste regioni.
In tale senso, proprio grazie ai dati emersi dalle Prove INVALSI del 2019 e alla collaborazione tra l’Istituto e il Ministero dell’Istruzione è partito il Piano di Intervento per la riduzione dei divari territoriali.
Un’azione per la quale la disponibilità di dati oggettivi relativi a tutti gli studenti costituisce un punto di forza di sicuro valore.
Approfondimenti
- Povertà educativa al Sud. Il piano di intervento del Ministero dell’Istruzione
- Povertà educativa. Esiste una questione meridionale?
- L’insuccesso scolastico attraverso i dati INVALSI
- La scuola in un campione
- Infografica in pdf – Speciale Rapporto 2019. I dati del campione
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