Che cos’è il Learning Loss e perché è importante misurarlo

Dagli studi sulla perdita di competenze e conoscenze osservata negli studenti dopo le vacanze estive, ai costi educativi dell’emergenza Coronavirus ancora non quantificabili senza dati certi.

Perché è importante misurare il Learning Loss per progettare piani didattici di contrasto alla povertà educativa, tenendo conto dei contesti scolastici e delle caratteristiche dei territori.

Che cos’è il Learning Loss e perché è importante misurarlo

Numerose esperienze di ricerca hanno evidenziato che interrompere i percorsi di apprendimento per periodi prolungati, come ad esempio quando una pausa scolastica è particolarmente estesa, può portare a una perdita dei livelli di competenze negli studenti.

(Summer) Learning Loss

Si parla appunto di Learning Loss o Summer Learning Loss per definire un divario di competenze e conoscenze tra i livelli registrati precedentemente a una interruzione scolastica e gli esiti di apprendimento degli allievi dopo periodi di lunghe vacanze come la pausa estiva.

Negli Stati Uniti è un fenomeno già molto studiato e, negli ultimi anni, oggetto di una revisione della letteratura di ricerca.

Uno studio USA ha integrato quasi 40 ricerche precedenti sui risultati ottenuti dagli alunni nelle prove standardizzate sostenute a primavera e poi di nuovo al rientro dalla lunga pausa estiva.

L’analisi sul Summer Learning Loss ha individuato una correlazione tra la perdita di apprendimento registrata e altri fattori come:  

  • età e grado scolare
  • materia
  • reddito familiare e stato socioeconomico

In particolare, le indagini condotte hanno concluso che:

  • In media gli studenti perdevano l’equivalente di un mese di apprendimento durante i mesi estivi rispetto ai livelli raggiunti nei test di primavera
  • L’effetto della pausa estiva aveva effetti più evidenti per la Matematica rispetto alle competenze di Lettura ed era particolarmente dannoso per il calcolo matematico e l’ortografia
  • La componente socioeconomica influiva sui risultati conseguiti. Gli studenti appartenenti alla classe media tendevano a migliorare il proprio livello di Lettura rispetto a quello posseduto prima della pausa estiva, mentre gli studenti delle classi inferiori perdevano competenze. Non c’era invece un divario simile in Matematica
  •  Questi risultati non cambiavano includendo discriminanti come il sesso o l’origine degli studenti per nessuna delle 2 competenze prese in esame

La teoria del rubinetto

Perché i ragazzi più fragili dal punto di vista socioeconomico sarebbero più soggetti alla perdita di competenze in seguito a una lunga interruzione della frequenza scolastica?

Una risposta è arrivata da un’altra ricerca statunitense che ha identificato la cosiddetta teoria del rubinetto.

Durante l’anno scolastico tutti gli studenti, indipendentemente dalla propria estrazione sociale, possono attingere dal rubinetto delle risorse messo a disposizione dalla Scuola e compiere passi in avanti nella propria educazione.

Durante l’estate, il progresso nell’apprendimento legato alla disponibilità di opportunità offerte dalla Scuola si interrompe per gli studenti provenienti da contesti svantaggiati, per i quali attingere a libri e altre risorse educative è più difficile. 

Mentre gli studenti con redditi elevati non soffrono la carenza di risorse finanziarie e di capitale umano, come l’istruzione dei propri genitori.

Learning Loss e emergenza Covid-19

Gli studi sul Summer Learning Loss sono tornati drammaticamente attuali a causa della pandemia e l’interruzione della didattica in presenza avvenuta in tutto il mondo.

Oltre 1,5 miliardi di studenti sono stati lontani dalla Scuola per periodi prolungati e si teme che stiano subendo una perdita di competenze e conoscenze.

A causa dell’emergenza Coronavirus, la lontananza fisica dalla Scuola, dalle risorse che mette a disposizione e dalle relazioni educative che sono facilitate dalla frequenza in classe hanno prodotto negli studenti un effetto Learning Loss cognitivo e socio-emozionale? Se sì, in che misura?

Inoltre, se esiste una correlazione tra perdita di competenze e contesto socioeconomico, come dimostrano le ricerche citate:

cosa sta accadendo nei contesti geografici e culturali nei quali, già precedentemente all’emergenza sanitaria, si registravano tassi allarmanti di dispersione scolastica, alti divari di competenze e altre manifestazioni della povertà educativa?

La Didattica a Distanza e la Didattica Digitale Integrata sono intervenute in emergenza sia in Italia che in altri Paesi, affrontando problematiche come le carenze tecnologiche, la rimodulazione dei piani didattici e l’aggiornamento dei processi valutativi.

La risposta degli insegnanti è stata ed è eccezionale e commisurata a un periodo altrettanto fuori dal normale.

Ma la didattica online e le opportunità formative che offre sono sufficienti a rispondere al ruolo fondamentale che la Scuola ha nelle società democratiche come la nostra?

Cioè fare in modo che tutti gli alunni possano accedere a istruzione e educazione e raggiungere i livelli di competenze considerati traguardi fondamentali per il proprio sviluppo umano, indipendentemente dal contesto di provenienza?

Per rispondere a queste domande è necessario disporre di dati certi per definire quali sono i costi educativi del Covid-19.

Misurare il Learning Loss correlato alla pandemia permetterebbe infatti di avere una dimensione del fenomeno e progettare piani didattici di contrasto, tenendo conto dei singoli contesti scolastici e delle caratteristiche dei territori.

Approfondimenti

Se hai trovato interessante questo contenuto puoi iscriverti alla newsletter mensile di INVALSIopen per ricevere via mail i nostri aggiornamenti.

Voglio ricevere gli aggiornamenti di INVALSIopen


Seguici sui nostri canali social

 

® INVALSI – Via Ippolito Nievo, 35 – 00153 ROMA – tel. 06 941851 – fax 06 94185215 – c.f. 92000450582 | CookiesPrivacy PolicyPhoto Credits

 

logo PON