INVALSI e Scuola. Un rapporto forte costruito nel tempo

Come è cambiato nel tempo il rapporto della Scuola con le Prove nazionali e con gli esiti delle Rilevazioni? A quali sinergie e a quali cambiamenti profondi ha aperto la strada l’ampia e puntuale quantità di dati che INVALSI mette a disposizione? Sono le domande intorno alle quali si sviluppa la riflessione che il Presidente Roberto Ricci ci offre in questo numero dell’Editoriale.

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Negli anni l’atteggiamento delle Scuole nei confronti dei dati che INVALSI rileva attraverso le Prove annuali è certamente cambiato; prova ne è il numero elevatissimo di accessi alla nuova piattaforma per prendere visione degli esiti. Certamente questi dati

di per sé non possono sostituire una decisione […] ma ci aiutano ad assumere una decisione e a fare delle ipotesi di azione.

Un altro segnale di questo mutato rapporto è anche nella nutrita partecipazione dei docenti ai corsi, organizzati attraverso alla piattaforma S.O.F.I.A., per aiutare i docenti a una familiarizzazione sempre maggiore con l’uso del dato come strumento di lavoro.

Questi due elementi – attenzione ai dati e interesse alla formazione – hanno sostenuto il progressivo costruirsi di una circolarità virtuosa tra scuole e INVALSI, due istituzioni accomunate dall’obiettivo di

migliorare i risultati, ampiamente intesi, dei nostri studenti e delle nostre studentesse.

Le azioni di miglioramento, infatti, possono trovare una solida base di appoggio proprio nella disponibilità di una grande quantità di dati, il cui utilizzo sollecita però tutti – INVALSI incluso – a

ripensare opportunamente la propria attività in una prospettiva di cambiamento estremamente rapida.

Questo pone ancora una volta in evidenza l’importanza del dialogo e dello scambio con le Istituzioni scolastiche, il cui frutto è un’interlocuzione costruttiva che porti a comprendere realmente i bisogni della Scuola in generale e di ogni singola Istituzione scolastica.

Le considerazioni che questo dinamismo aprono sottolineano un ulteriore aspetto di grande importanza

ossia riflettere sui risultati non tanto in termini di punteggi […] ma di cosa sanno fare gli studenti e le studentesse che raggiungono quel dato risultato.

Le informazioni che le Prove nazionali offrono infatti devono essere arricchite da quelle che le scuole possono cogliere tenendo conto delle specificità delle specifiche situazioni.

Si delinea quindi un cambiamento molto profondo nel modo di vedere e di utilizzare i dati, che si accompagna allo sforzo costante di supportare nel loro percorso formativo tutti gli allievi, coloro che sono in difficoltà come coloro che hanno migliori potenzialità e buoni risultati scolastici.

Possiamo asserire che

l’uso granulare dei dati ci consentirà – o ci sta già consentendo – di dare sostenibilità all’idea di personalizzazione, della quale parliamo da tantissimo tempo.

È uno scopo per la cui realizzazione strumenti come l’Intelligenza Artificiale e il Learning Analytics sono sicuramente preziosi per

perseguire quegli obiettivi che hanno caratterizzato nel suo profondo la Scuola dalla sua fondazione.


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