I fattori che incidono sui risultati della Scuola secondaria di II grado

Il 2022 ha visto il ritorno delle Prove grado 10 dopo due anni interruzione a causa dell’emergenza sanitaria. Le Rilevazioni hanno coinvolto, quindi, circa 953.000 studenti della Secondaria di secondo grado (classi II e V).

I fattori che incidono sui risultati della secondaria di II grado

I dati ottenuti sono l’esito di diversi fattori che influiscono sui risultati di ciascun allievo e, in un’ottica di comparazione analitica, è possibile stimarne l’effetto a parità di tutte le altre condizioni. Questa operazione permette di comprendere meglio i divari nei livelli di competenza e apprendimento dei vari gradi scolastici.

I fattori analizzati

La comparazione nasce dal confronto degli esiti di un gruppo di riferimento con altre categorie di allievi. Lo studente tipo, in questo caso, è rappresentato da uno studente di sesso maschile, in regola con gli studi, che frequenta un istituto tecnico nel Centro, italiano, di condizione socio-economico-culturale pari alla media nazionale. Gli esiti di questo gruppo sono quindi messi a raffronto con altre categorie di allievi per evidenziare alcuni aspetti: 

  • genere
  • percorso di studio
  • tipologia di istituto
  • background sociale
  • background migratorio
  • territorio

Vediamo insieme come questi fattori hanno inciso sui risultati ottenuti nelle Prove INVALSI 2022 degli allievi della Scuola secondaria di secondo grado.

Divario di genere

Le Prove INVALSI 2022 hanno mostrato una tendenza costante in tutti i gradi scolastici analizzati: le ragazze sono più brave dei ragazzi in Italiano e meno brave in Matematica

Analizzando i risultati ottenuti in Italiano nella Scuola secondaria di secondo grado, tuttavia, possiamo estrarre ulteriori indicazioni sul gender gap.

I risultati di Italiano nel grado 10 mostrano il minor divario tra i risultati raggiunti da ragazze e ragazzi (+1,7 punti), che torna però a crescere nei risultati del grado 13 (+6,6 punti), raggiungendo una quota pari a circa 2/3 dell’apprendimento medio di un anno scolastico. 

Volendo invece fare un raffronto con i risultati ottenuti dagli studenti della Scuola secondaria di primo grado, possiamo notare come, al termine del secondo ciclo di istruzione, il divario di genere in Italiano si riduca leggermente, di circa 1,2 punti. 

Il vantaggio delle ragazze si concretizza anche in Inglese, dove raggiungono un punteggio più alto di circa +4 punti in entrambe le Prove (reading e listening).

In Matematica, invece, sono i ragazzi a risultare più competenti, conseguendo un punteggio maggiore di +7,3 punti nel grado 10 e +7,1 nel grado 13. Come già osservato in Italiano a sfavore dei ragazzi, in questo caso sono le ragazze a registrare uno svantaggio stimabile in circa 2/3 dell’apprendimento medio di un anno scolastico. 

Percorso di studio

Gli allievi che hanno accumulato almeno un anno di ripetenza conseguono risultati meno soddisfacenti rispetto allo studente tipo in entrambe le classi della Scuola secondaria di secondo grado e in tutte le materie: in Italiano lo svantaggio è di -7 punti per il grado 10 e -10 punti per il grado 13, in Matematica -6,5 e -11, in Inglese-9,6 punti per la prova di reading e -7,7 punti per quella di listening.

Arrivati alla fine del percorso scolastico, possiamo vedere come questa condizione risulti costante per ogni grado e per ogni materia analizzata, dimostrando come l’istituto della ripetenza oggi non consenta agli allievi di recuperare il deficit di apprendimento. 

Tipologia di istituto

Dalla lettura del Rapporto INVALSI 2022 è possibile inoltre evincere come gli esiti cambiano in base alla tipologia di istituto frequentato dagli studenti. Gli allievi dei licei classici, scientifici o linguistici conseguono mediamente un risultato molto più elevato in tutte le materie rispetto agli studenti degli altri licei e a quelli degli istituti tecnici-professionali. 

Un vantaggio che però si riduce se si prendono in considerazione solo gli studenti che frequentano gli altri licei (e non quelli classici, scientifici o linguistici), evidenziando come gli esiti di questi ultimi siano mediamente più simili a quelli degli studenti dell’istruzione tecnico professionale rispetto a quella liceale.

Un’altra indicazione importante ci viene dal raffronto tra i risultati degli allievi degli istituti tecnici e professionali e quelli dei licei classici, scientifici e linguistici. Nella Prova di Italiano, lo svantaggio dei primi è di -31,2 punti per il grado 10 e -35,2 punti per il grado 13. Nella Prova di Matematica, sale a -37 e -40 punti, rispettivamente per la classe II e la classe V della Scuola secondaria di secondo grado. 

In termini di risultato, quindi, si nota una distanza importante tra gli studenti dei licei classici, scientifici e linguistici e quelli dei professionali, evidente anche nelle due Prove di Inglese (-42 e -39 punti nelle Prove di reading e listening).

Il peso di alcuni fattori (percorso di studio, tipologia di istituto, background sociale, background migratorio e territorio) sui risultati conseguiti nelle Prove INVALSI 2022 dagli studenti della Scuola Secondaria di II grado (classe II e classe V)

Background sociale

Un altro dei fattori che incide sui risultati ottenuti dagli studenti è il contesto sociale di provenienza, che viene misurato attraverso l’indicatore di status socio-economico-culturale (ESCS). 

In tutte le materie le perdite maggiori di apprendimento si registrano tra gli allievi che provengono da contesti più sfavorevoli. Tuttavia, alla fine del secondo ciclo d’istruzione, possiamo notare che il vantaggio medio per gli allievi che appartengono a un contesto sociale favorevole si riduce considerevolmente in tutte le materie rispetto alla Scuola secondaria di primo grado. Gli allievi con un background sociale più alto, infatti, conseguono +1 punto e +2,3 punti in Italiano rispettivamente per il grado 10 e 13, +1 e +1,6 in Matematica e intorno ai +2 e +2,5 punti in entrambe le Prove di Inglese.

Un divario, quindi, molto modesto, che cresce, però, se non si considera più l’ESCS individuale ma quello per tipologia di scuola. Se è la scuola, infatti, ad accogliere mediamente studenti più avvantaggiati dal punto di vista socio-economico-culturale, il distacco tra gli esiti raggiunti dagli studenti più fragili e quelli raggiunti dallo studente medio arriva a 12 e 10 punti in Italiano, 15 e 12,2 in Matematica e 6,2 e 10 in Inglese, rispettivamente per la Prova di reading e listening

Attraverso questi dati è possibile scorgere l’effetto indotto della canalizzazione, che conta decisamente di più nel passaggio dal I al II ciclo e avviene, come ormai è noto, per ragioni legate al contesto di provenienza socio-economico-culturale e non solo per la consapevolezza delle proprie attitudini e dei propri interessi.

Background migratorio

Come nelle edizioni precedenti delle Prove INVALSI e come già evidenziato in tutti i gradi scolastici presi in esame, l’analisi del fattore relativo all’origine straniera degli studenti mette in luce tendenze diverse per le Prove di Italiano e Matematica rispetto a quelle di Inglese. 

L’origine immigrata, infatti, sembra penalizzare gli studenti stranieri di prima e seconda generazione, che conseguono risultati più bassi dello studente tipo in Italiano e Matematica, ma gioca un ruolo inverso nelle Prove di Inglese. Un vantaggio che, sia per gli allievi stranieri di prima generazione sia per quelli di seconda generazione, è più accentuato nella Prova di listening che in quella di reading.

Territorio

Così come per gli altri gradi, anche per la Scuola Secondaria di II grado emergono forti evidenze di disuguaglianza educativa tra le regioni del Centro e del Nord e quelle del Mezzogiorno. Se per la Scuola Primaria i risultati sono a favore del Centro Italia, nella Scuola Secondaria di primo grado e di secondo grado spiccano le performance degli studenti del Nord Ovest e del Nord Est.

L’estrema variabilità degli esiti tra le regioni, inoltre, coinvolge sia gli allievi fragili sia quelli con risultati molto alti, a netto discapito degli studenti che frequentano le scuole del Mezzogiorno. Sarà necessario quindi uno sforzo, da parte di scuola e politica, per trovare soluzioni in grado di annullare o quantomeno ridimensionare fortemente gli importanti divari tra gli esiti delle diverse Regioni e tra le scuole del Nord e del Sud Italia.

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