L’Apprendere ad Apprendere, o Learning to Learn, è una delle competenze chiave indicate dall’Unione Europea. Ci è utile per adattarci alla dinamicità del nostro tempo, in cui è sempre più necessario muoversi in un’ottica di apprendimento permanente.
Non si finisce mai di imparare, nemmeno da adulti.
Per questo la Scuola deve formare i ragazzi a saper apprendere in autonomia anche quando non sono a scuola o non saranno più nelle aule.
Bisogna quindi ragionare in termini di Lifelong Learning, o apprendimento per tutta la vita.
E per far fronte all’obiettivo di riuscire ad apprendere nuove conoscenze e competenze in maniera permanente, è necessario essere capaci di Apprendere ad Apprendere.
Cosa vuol dire Imparare ad Apprendere?
L’Unione Europea, nella Raccomandazione 2006/962/CE del 18 dicembre 2006 relativa alle competenze chiave per l’apprendimento permanente, ha definito l’Apprendere ad Apprendere come:
Sempre secondo la UE questa competenza comprende:
- la consapevolezza del proprio processo di apprendimento e dei propri bisogni
- l’identificazione delle opportunità disponibili
- la capacità di affrontare e superare gli ostacoli per apprendere in modo efficace
Ciò è finalizzato a continuare ad apprendere lungo tutto l’arco della vita, nella prospettiva di una conoscenza condivisa e di un apprendimento come processo socialmente condiviso.
Come si impara a imparare?
Non esiste una formula magica per trasmettere o sviluppare la capacità di imparare autonomamente.
Questo perché non basta acquisire elementi di conoscenza, ma sono necessarie strategie adatte per riuscire in un determinato compito. Bisogna inoltre analizzare i propri limiti e le risorse che si hanno a disposizione.
L’innovazione costante in cui viviamo e la formazione estesa a tutto l’arco di vita produttiva rendono obsoleto il sapere tradizionale, fondato su logiche di tipo riproduttivo.
È necessario invece favorire l’acquisizione di atteggiamenti e modalità d’azione flessibili, in cui la persona possa riconfigurare il proprio repertorio di competenze strategiche per soddisfare le esigenze che emergeranno di volta in volta.
I tempi e i modi della formazione vanno quindi ridefiniti: questa riorganizzazione dà vita a un processo creativo che si caratterizza per quattro aspetti peculiari: è produttivo e proattivo, non procede necessariamente attraverso passi sequenziali, segue le strade meno probabili.
Come si insegna ad apprendere?
In quest’ottica di formazione autonoma e permanente i tempi e i modi della formazione vanno perciò ripensati.
È opportuno quindi che la tradizionale lezione frontale sia affiancata da metodologie didattiche più interattive ed esperienziali. L’insegnante non deve fornire soluzioni, ma deve guidare l’alunno nel trovare la chiave di lettura adatta per ciascuna situazione.
La didattica a distanza è in quest’ottica una risorsa preziosa, e lo abbiamo sperimentato anche nella recente pandemia.
Un’adeguata educazione digitale e le differenti modalità didattiche mediate dal web possono fornire agli studenti un modello da utilizzare per l’apprendimento permanente.
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