Alunni stranieri in Italia: un’analisi attraverso i dati INVALSI

Italiano, Matematica e Inglese: a che livello sono gli studenti stranieri in Italia? I risultati osservati sono in linea con quelli raggiunti dalla media degli alunni italiani? Proviamo a rispondere a queste e altre domande analizzando i dati delle Prove INVALSI 2019. 

Alunni stranieri in Italia: un’analisi dei dati INVALSI

A livello nazionale gli allievi stranieri di prima e seconda generazione rappresentano il 10% della popolazione studentesca, concentrati di più al Nord rispetto al Sud e nelle Isole, più numerosi nella scuola primaria rispetto alla secondaria di primo e secondo grado.

Che cosa intendiamo per stranieri di prima e seconda generazione?

  • Gli alunni stranieri di prima generazione sono gli alunni nati, come i loro genitori, all’estero
  • Sono stranieri di seconda generazione gli alunni nati in Italia da genitori entrambi stranieri

Chi sono invece i nativi?

  • INVALSI classifica come nativi gli allievi nati in Italia o all’estero con almeno un genitore nato in Italia

Come sono andati gli studenti stranieri alle Prove INVALSI 2019

Nelle Prove standardizzate INVALSI 2019, gli stranieri hanno avuto generalmente punteggi più bassi rispetto ai nativi, con qualche eccezione.

Vediamo più nel dettaglio i risultati che hanno ottenuto.

Gli immigrati sono più in difficoltà in Matematica e Italiano…

Al termine del primo ciclo di studi, in quinta elementare, gli studenti stranieri di prima generazione sono indietro in Italiano con un punteggio di 171, a distanza di circa 30 punti dai compagni nativi (203). 

In Matematica il risultato è di poco superiore: gli stranieri raggiungono 179 punti a fronte dei 202 dei nativi. 

I risultati nella popolazione di studenti composta da immigrati di seconda generazione sono lievemente più promettenti sia nella Prova di Italiano (183) che in Matematica (188).

…ma superano gli italiani nelle Prove di Inglese

È l’Inglese la materia in cui gli studenti stranieri dimostrano di avere competenze più avanzate.

Gli alunni di prima e di seconda generazione non solo raggiungono punteggi più alti, ma superano i nativi anche nei gradi scolari successivi alle primarie.

RISULTATI INVALSI 2019 NATIVI STRANIERI GRADO 5

Gli studenti stranieri raggiungono i livelli di competenze indicati per la loro età?

In terza media oltre 6 studenti stranieri, o con origini straniere, su 10 non raggiungono il livello di Italiano corrispondente ai traguardi indicati dal Ministero dell’Istruzione nelle Indicazioni nazionali e nelle Linee guida.

E in Matematica sono più della metà coloro che non hanno acquisito il livello di competenze previsto per il grado scolare raggiunto. 

I livelli di competenze in matematica e italiano di nativi e stranieri al grado 8 e 13

I divari tra i risultati si riducono con il tempo

Una buona notizia è che la percentuale di studenti che non ha competenze in linea con gli obiettivi fissati dalle Indicazioni nazionali del Ministero dell’Istruzione diminuisce con il progredire degli studi.

Anche le distanze dai compagni nativi si fanno più lievi, segnale che il lavoro della Scuola è strumento efficace nei processi di miglioramento degli apprendimenti e di inclusione di tutti gli allievi.

Nelle Prove di Italiano del grado 8, ci sono stati 33 punti di differenza tra i risultati dei nativi e quelli degli studenti stranieri di I generazione. Al grado 13 la differenza si riduce a 18 punti. 

In Matematica queste differenze sono decisamente meno importanti sia in terza media che in quinta superiore: tra nativi e stranieri di prima generazione ci sono rispettivamente 20 e 9 punti di differenza. 

Divari Nord-Sud e distanze stranieri-nativi

I divari Nord-Sud sono una realtà già osservata sui dati dell’intera popolazione studentesca: nelle macro aree Sud e Sud Isole i livelli delle competenze sono in alcuni casi al di sotto della media nazionale, mentre al Centro e nelle macro aree Nord risultano nella media o addirittura significativamente sopra la media.

Nel caso degli studenti stranieri, i divari geografici si sommano ai divari con i nativi.

Confrontiamo i punteggi regionali delle due componenti della popolazione studentesca: nativi e stranieri di I generazione.

Le differenze tra i risultati degli allievi nativi e stranieri sono minori dove i livelli sono più bassi, al Sud, con una tendenza a ridurre i divari ma anche il livello delle competenze di tutta la popolazione studentesca.

I sistemi regionali del Nord sono generalmente sono più efficaci sui livelli di competenze acquisiti dai nativi. Faticano però ad arrivare a risultati analoghi per quanto riguarda gli studenti stranieri, soprattutto in Italiano.

In terza media, nella Prova di Italiano, la differenza di punteggi tra i nativi e gli stranieri di I generazione è di 41 punti in Lombardia e di 46 punti in Emilia Romagna, mentre in Campania è di 23 punti. 

Ma sia in Lombardia (169) che in Emilia Romagna (165) i punteggi della Prova di Italiano degli allievi stranieri sono simili alla Campania (168). Da ciò deriva che la differenza è datata dai punteggi inferiori degli studenti italiani. Un appiattimento verso il basso che non giova né ai nativi né agli stranieri.

Anche nella Prova di Matematica le Regioni del Sud raggiungono punteggi minori, invece nelle Regioni del Nord i risultati sono migliori anche per gli allievi stranieri. 

prove invalsi 2019 i risultati di matematica per regione al grado 8

In conclusione

Come era già emerso nelle analisi condotte in un precedente articolo, possiamo trarre dai risultati degli alunni stranieri alle Prove INVALSI 2019 alcune conclusioni:

  • La padronanza della lingua italiana influisce sui risultati della Prova di Italiano e, in misura minore, sulla Prova di Matematica
  • I divari con i nativi sono più visibili nelle aree geografiche dove le competenze degli alunni sono generalmente più alte cioè al Nord, mentre al Sud c’è una tendenza a livellare i risultati verso il basso
  • Le condizioni socio-economiche mediamente più svantaggiate degli alunni stranieri hanno un effetto sui livelli raggiunti
  • Gli immigrati di seconda generazione si avvantaggiano di una maggiore conoscenza della lingua italiana, ma anche di una maggiore integrazione culturale sostenuta dai programmi didattici e dal sistema scolastico nel suo complesso 
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