Nel corso del mese di settembre l’INVALSI restituisce a tutte le scuole i dati della rilevazione nazionale 2018-2019. Le prime classi a ricevere i dati sono quelle della scuola primaria, seguite dalle classi della scuola secondaria di primo grado e infine da quelle degli istituti secondari di secondo grado.
Quando e dove vedere i risultati delle Prove
Dal 2013 L’INVALSI nel mese di settembre restituisce a ogni scuola i risultati relativi alle Prove nazionali.
Per l’anno scolastico 2018-2019, la restituzione inizia dalle scuole primarie (grado 2 e 5), per proseguire poi con quelle secondarie di primo (grado 8) e di secondo grado (grado 10 e 13).
Le scuole potranno accedere ai dati delle proprie classi secondo questo calendario:
- dal 2 settembre 2019 – Scuola primaria
- dal 9 settembre 2019 – Scuola secondaria di primo grado
- dal 23 settembre 2019 – Scuola secondaria di secondo grado
Per vedere i dati della propria scuola si deve accedere all’area riservata inserendo il ruolo e le credenziali personali.
Chi può accedere ai dati scuola della scuola
A differenza di quanto accade per i risultati dell’indagine campionaria, pubblici e consultabili da chiunque, i dati INVALSI di ciascuna scuola sono visibili e scaricabili solo ed esclusivamente da alcune figure professionali della scuola stessa.
I ruoli che possono accedere all’area riservata per consultare i dati della propria scuola sono:
- il Dirigente scolastico
- il Referente per la Valutazione
- i Docenti delle classi che hanno svolto le Prove INVALSI
- i Docenti d’Istituto
- il Presidente del Consiglio d’Istituto
Accedendo all’area riservata con il proprio ruolo, queste figure professionali possono vedere tutte le tabelle e i grafici previsti per quello specifico ruolo. I dati INVALSI restituiti alle scuole sono consultabili in maniera completa solo dal Dirigente scolastico e dal Referente per la Valutazione. Sono invece accessibili in maniera parziale dai Docenti d’Istituto e dal Presidente del Consiglio d’Istituto.
Il Dirigente scolastico e il Referente per la Valutazione
Il Dirigente scolastico e il Referente per la Valutazione hanno accesso completo alle informazioni presenti nell’area riservata. I dati sono disponibili a livello sia di scuola sia di singola classe. Dirigente scolastico e Referente per la valutazione quindi possono vedere sia l’andamento complessivo della propria scuola sia quello di tutte le classi che hanno partecipato alle Prove INVALSI. Possono inoltre visualizzare anche i dati INVALSI delle rilevazioni nazionali precedenti e confrontare così l’andamento dei risultati degli ultimi anni scolastici.
Il Dirigente scolastico è l’unico che può abilitare l’accesso ai risultati e gestire le credenziali delle diverse figure professionali della scuola.
I Docenti
Ogni Insegnante, in quanto componente del collegio dei docenti, può accedere ai dati complessivi della scuola. Il Docente del consiglio di classe può visualizzare anche i risultati conseguiti dalla sua classe se questa ha partecipato alla rilevazione nazionale.
Presidente del Consiglio d’Istituto
Il Presidente del Consiglio d’Istituto può vedere i dati della scuola nel suo complesso e le informazioni sul cheating e sullo stato socio-economico-culturale del contesto in cui opera la scuola.
Ma a cosa servono questi dati?
A seconda del ruolo, i dati forniti dall’INVALSI sono rilasciati a diversi livelli di analisi che permettono una panoramica sia globale sia dettagliata di ogni scuola.
I risultati sono uno strumento a disposizione delle scuole per individuare punti di forza e aspetti da migliorare attraverso i quali promuovere l’efficacia dell’azione educativa e la qualità degli apprendimenti.
Con la rilevazione campionaria, ovvero quella effettuata su un gruppo rappresentativo della popolazione scolastica, gli istituti possono confrontare i propri risultati rispetto alla media del Paese, della macro area geografica e della regione di appartenenza.
L’INVALSI restituisce i risultati tenendo conto anche di alcune variabili di contesto che possono influire sugli esiti di apprendimento, come lo status socio economico culturale o il Paese d’origine.
Dal 2016 restituisce inoltre il dato sull’effetto scuola, ovvero sul contributo che l’Istituto scolastico dà al cambiamento del livello di competenze degli allievi, a prescindere dai risultati ottenuti nelle Prove nazionali.