L’Unicef ha recentemente pubblicato il rapporto La condizione dell’infanzia nel mondo – Nella mia mente: promuovere, tutelare e sostenere la salute mentale dei bambini e dei giovani, presentato come lo studio più completo sulla salute mentale di bambini, adolescenti e di coloro che se ne prendono cura nel ventunesimo secolo.
Il benessere psicologico è parte integrante e fondamentale della salute di ogni individuo e ha un ruolo chiave nel buon funzionamento di una comunità.
Nel piano d’azione per la salute mentale 2013-2020 redatto dall’OMS, viene definito come
Una definizione che mette in luce il suo valore prioritario e la necessità di tutela da parte delle istituzioni, che stanno iniziando a considerare il benessere mentale come un vero e proprio capitale umano, ponendolo al centro delle politiche culturali, economiche, sociali e negli interventi per l’infanzia.
Per i bambini, infatti, rappresenta una risorsa chiave per lo sviluppo, perché li supporta nell’inserimento e nella partecipazione attiva alla vita sociale, li aiuta ad acquisire un sentimento di identità positivo, a identificare e governare pensieri ed emozioni, ad avere fiducia in se stessi e a trovare stimoli per imparare e per istruirsi.
Il ruolo della Scuola
Tra i risultati più rilevanti del rapporto dell’Unicef, i dati relativi all’impatto del COVID-19 sulla salute mentale dei più piccoli e sul loro benessere.
Secondo i numeri illustrati dal documento, a livello globale almeno 1 bambino su 7 è stato direttamente colpito dai lockdown, mentre più di 1,6 miliardi di bambini hanno perso parte della loro istruzione.
Nella prima metà del 2021, in media, in 21 Paesi il 19% dei giovani tra i 15 e i 24 anni ha dichiarato di sentirsi spesso depresso o di non avere interesse per il mondo circostante.
In questo contesto di pandemia, una genitorialità consapevole e attenta può certamente rappresentare uno dei più validi strumenti di tutela e promozione del benessere mentale dei bambini, ma è anche vero che la Scuola può offrire occasioni importanti di inclusività e supporto.
Negli ambienti scolastici i bambini possono apprendere abilità essenziali per il loro benessere.
Lo conferma un’analisi condotta dall’Istituto di Ricerca RTI nell’ambito del rapporto Unicef che indica come
Le aree di intervento
Il rapporto sulla condizione dell’infanzia nel mondo 2021 si conclude con la richiesta di focalizzare gli sforzi, a livello globale, su tre aree:
- impegno: rafforzare la leadership per definire obiettivi chiari e garantire investimenti adeguati
- comunicazione: rompere il silenzio che aleggia intorno ai problemi relativi alla salute mentale, stigma, rifiuto sociale e incomprensioni
- azione: impegnarsi per ridurre i fattori di rischio, ottimizzando contemporaneamente gli elementi protettivi per il benessere mentale nei bambini, sostenendo le famiglie, garantendo la promozione della salute mentale anche nelle scuole, rafforzando gli strumenti per affrontare queste sfide, migliorando la ricerca e la disponibilità di dati e prove
Approfondimenti
- La condizione dell’infanzia nel mondo 2021 – Nella mia mente tutelare la salute mentale
- Il benessere mentale infantile come capitale umano
- Lo stato di salute nell’Unione Europea. Dati a confronto
- Mental health action plan 2013 – 2020
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