I fattori che incidono sui risultati della Scuola primaria nelle Prove INVALSI

La rilevazione 2022 delle Prove INVALSI ha coinvolto 920.000 studenti delle classi seconda e quinta della Scuola primaria. I dati ottenuti sono l’esito di diversi fattori che entrano in gioco e influiscono sui risultati di ciascun allievo: vediamo insieme quali sono queste diverse componenti e come hanno inciso sui risultati ottenuti dagli allievi della Scuola primaria.

La rilevazione 2022 ha visto gli studenti delle classi seconda e quinta della Scuola primaria svolgere le prove in forma cartacea per la verifica del raggiungimento di alcuni traguardi fondamentali delle Indicazioni nazionali relativamente alla comprensione della lingua scritta, alla Matematica e, limitatamente alla V primaria, alle competenze ricettive (reading e listening) d’Inglese.

Le prove INVALSI 2022 per la Scuola primaria

Il confronto degli esiti del 2019, del 2021 e del 20222 ci restituisce la fotografia di un quadro sostanzialmente stabile in tutte regioni del Paese.

Dai dati presenti, tuttavia, è possibile estrarre delle indicazioni importanti che, se lette con attenzione e in prospettiva, possono fornire spunti per interpretare i grossi divari che si evidenziano nei gradi scolastici successivi. È anche per questo motivo che risulta di fondamentale importanza comprendere quali sono le diverse componenti che hanno influito sui risultati, per permettere un’operazione di comparazione analitica isolando il peso associato a ciascuno dei fattori e stimando l’effetto a parità di tutte le altre condizioni.

Tra questi fattori consideriamo:

  • gli esiti del processo di apprendimento-insegnamento
  • alcune caratteristiche individuali dell’allievo (genere, regolarità degli studi, contesto economico-socio-culturale della famiglia di provenienza, ecc.)
  • alcune caratteristiche dell’ambiente da cui l’allievo proviene (area geografica di residenza, contesto socio-economico-culturale della scuola, ecc.)

Il gruppo tipo di riferimento è un allievo di sesso maschile e italiano, in regola con gli studi, che frequenta una scuola primaria nel Centro Italia. Gli esiti di questo gruppo sono quindi messi a raffronto con altre categorie di allievi per evidenziare alcuni aspetti: genere, percorso di studio, background migratorio e territorio.

A questi fattori si aggiunge anche il contesto di provenienza degli allievi, rilevato, però, solo a partire dall’ultimo anno della Scuola primaria e che, quindi, in questo articolo analizzeremo a parte.

II primaria

ITALIANO
I risultati sono a favore delle bambine (+3,1 punti) rispetto ai bambini. Si tratta di un’evidenza molto precoce, perché interviene dopo soli due anni di scuola, quindi obbliga a una riflessione sulla sua origine e sulla necessità di inserire misure adeguate fin dal principio del percorso scolastico.

Gli allievi posticipatari conseguono un risultato più basso degli altri di 5,5 punti.

Per quanto riguarda il fattore del background migratorio, ci sono differenze per gli allievi nati fuori dai confini nazionali da genitori nati a loro volta all’estero (quindi stranieri di prima generazione) e i nati in Italia da genitori nati all’estero (di seconda generazione). I primi, infatti, conseguono un esito mediamente più basso dello studente tipo di quasi 22 punti, quindi con un divario nella comprensione del testo superiore a ciò che in media si apprende in metà anno scolastico. Una distanza importante, che si riduce di 7 punti (arrivando a -15 punti) per gli studenti stranieri di seconda generazione, confermando così l’ipotesi dell’effetto compensativo della scuola sullo svantaggio linguistico.

Già nei primi gradi scolastici si evidenziano inoltre divari territoriali che non migliorano rispetto alle rilevazioni precedenti, rimanendo piuttosto ampi, a vantaggio del Centro Italia e a netto svantaggio del Mezzogiorno. Le stesse differenze endogene degli esiti territoriali saranno presenti in matematica e in inglese per tutti i gradi scolastici della Scuola primaria coinvolti dalle Prove INVALSI.

MATEMATICA
A differenza di quanto osservato in Italiano, il divario di genere in Matematica è a sfavore delle bambine (-1,3 punti). Un trend che è riscontrabile in quasi tutti i Paesi, ma che in Italia si evidenzia molto precocemente e con un’intensità crescente per ogni grado scolastico.

Anche gli allievi posticipatari, in Matematica si comportano diversamente rispetto alla prova di Italiano, conseguendo un risultato leggermente più alto dei regolari.

Le stesse difficoltà rilevabili nella prova di Italiano si ripresentano invece in Matematica per gli allievi stranieri di prima e seconda generazione, sebbene il divario dallo studente tipo appaia meno ampio (rispettivamente -13 punti e -10 punti).

V primaria

ITALIANO
Resta invariata la distanza tra bambini e bambine, a sfavore delle seconde, rispetto alla II primaria.

Il divario dei risultati ottenuti in II primaria dagli allievi stranieri di prima e seconda generazione (-22 punti e -15 punti) rispetto a quelli dello studente tipo si assottiglia (-10 punti e -5 punti), mentre resta costante la differenza endogena degli esiti territoriali (a vantaggio del Centro Italia e a sfavore del Mezzogiorno).

MATEMATICA
Il divario negativo per le bambine osservato in II primaria peggiora, facendo aumentare i motivi di preoccupazione sulla formazione scientifica delle allieve, anche rispetto a quanto avviene negli altri Paesi.

INGLESE
Dal 2018 è stata introdotta anche per la V primaria una prova di Inglese volta a verificare le competenze di reading e listening al termine dei primi cinque anni di Scuola.

Gli esiti della prova di Inglese risultano coerenti con quelli di italiano se prendiamo in considerazione le differenze di genere. Le bambine, infatti, ottengono un punteggio migliore dei bambini di 1,4 e 2,1 punti rispettivamente nella prova di reading e listening.

Per quanto riguarda il fattore background migratorio, le Prove INVALSI evidenziano invece la complessità dei risultati, che sembrano non evolversi in maniera lineare nel tempo. Per essere meglio analizzati e compresi, sarebbe necessario un approfondimento di ricerca ad hoc. Nella V primaria, ad esempio, gli allievi stranieri di prima generazione conseguono risultati più bassi (-2,3 punti) in reading e più alti (+4,2) in listening. Gli studenti stranieri di seconda generazione, invece, ottengono in media un esito più alto di circa 2 punti nella prova di reading e di quasi 6 in quella di listening.

Background socio-economico-culturale

Come precedentemente accennato, i dati sul contesto di provenienza degli allievi sono rilevati solo a partire dall’ultimo anno della Scuola primaria.

Vediamo, quindi, insieme come questo fattore incida sui risultati della V primaria.

  • ITALIANO
    La provenienza da contesti sociali meno fragili determina un vantaggio medio di 4,5 punti a livello individuale e di poco meno di un punto a livello di scuola.
  • MATEMATICA
    Anche in questo caso, gli allievi più avvantaggiati da un punto di vista socio-economico-culturale ottengono risultati più alti di 5,6 punti a livello individuale e di poco meno di due punti a livello di scuola.
  • INGLESE
    Risulta leggermente più sottile il divario tra allievi fragili e avvantaggiati per le prove di Inglese. La provenienza da contesti sociali più favorevoli determina un vantaggio medio individuale di circa 3 punti in entrambe le prove (reading e listening), mentre a livello di scuola di 2,4 punti nella prova di reading e di 4,8 punti in quella di listening.

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