Nell’ambito dell’iniziativa #MIP4PA: come gestire l’innovazione digitale nell’emergenza si è svolto un interessante web seminar sull’importanza dell’utilizzo dei dati a supporto delle politiche educative.
Vediamo insieme le principali tematiche trattate.
Il 19 giugno 2020 ha avuto luogo il seminario Il valore dei dati per la gestione delle scuole e le politiche educative, nell’ambito dell’iniziativa #MIP4PA: come gestire l’innovazione digitale nell’emergenza del Politecnico di Milano.
Il Professor Tommaso Agasisti, Associate Dean del MIP Politecnico di Milano ha moderato gli interventi di Roberto Ricci, Dirigente di ricerca INVALSI, e di Gianna Barbieri, Direttore generale per i contratti, gli acquisti e per i sistemi informativi e la statistica del Ministero dell’Istruzione.
Spunti di riflessione dal seminario
Il dialogo tra i partecipanti è partito dall’assunto che le istituzioni scolastiche hanno a disposizione molteplici fonti di dati su: la carriera degli studenti, i loro risultati, le caratteristiche dei docenti, le specifiche degli edifici, ecc.
Queste informazioni possono essere utilizzate in maniera diversa dai vari stakeholder della Scuola:
- I dirigenti scolastici hanno la possibilità di attingervi per definire interventi di miglioramento
- I docenti possono sfruttare i dati per migliorare costantemente la propria didattica
- I policy-makers possono integrare i diversi database per assumere decisioni sulla base di evidenze
I dati come infrastruttura del Paese
I database del Ministero dell’Istruzione e i dati INVALSI quindi costituiscono uno strumento fondamentale per conoscere e comprendere la Scuola.
Coma ha affermato Roberto Ricci, per l’importanza che rivestono queste fonti di dati costituiscono un’infrastruttura strategica per il Paese.
L’importanza delle Prove al Computer
Le Prove INVALSI svolte al computer permettono di risparmiare tempo e risorse in fase di somministrazione e consentono di effettuare rilevazioni più precise. Ma le Prove in CBT danno anche la possibilità di digitalizzare i risultati, favorendone la consultazione dei dati raccolti.
La digitalizzazione della raccolta e della gestione dei dati offre quindi notevoli vantaggi.
La dispersione scolastica vista attraverso i dati
Con le Prove INVALSI misuriamo i livelli di competenze raggiunti dagli studenti italiani. Ma con ulteriori analisi possiamo rilevare anche altri fenomeni, come la dispersione implicita.
Leggere i dati consente inoltre di monitorare questa problematica nel tempo.
Competenze digitali
Durante il dibattito ci si è poi confrontati sulla necessità di promuovere l’educazione digitale nella Scuola. Ciò non solo per favorire l’alfabetizzazione digitale degli studenti, ma anche per permettere alla stessa Istituzione scolastica di cogliere le opportunità del mezzo digitale.
Rivedi il webinar
Il valore dei dati per la gestione delle scuole e le politiche educative
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Foto in alto di: Politecnico di Milano