La Competenza imprenditoriale è una delle otto Competenze chiave per l’apprendimento permanente indicate dal Consiglio europeo. Vediamone insieme le caratteristiche.
Le competenze chiave indicate dalla UE sono delle competenze basilari che ci rendono cittadini in grado di riuscire ad apprendere autonomamente nuove nozioni e abilità nel corso della vita.
In questa cassetta degli attrezzi per l’apprendimento permanente troviamo anche la Competenza imprenditoriale.
La definizione
La Raccomandazione del Consiglio europeo del 22 maggio 2018 afferma:
Creare valore per gli altri
La Competenza imprenditoriale consiste quindi nel:
- riuscire a concretizzare le idee per offrire un valore aggiunto alla società
- analizzare in maniera critica e con ottica di problem solving l’idea creativa
- dare vita a progetti che portino maggior benessere agli altri, realizzandoli cooperando con gli altri
Conoscenze, abilità e atteggiamenti essenziali
La Competenza imprenditoriale si basa sulla consapevolezza dell’esistenza di opportunità e contesti diversi che rendono possibile trasformare le idee in azioni. Questo è valido nell’ambito delle attività sia personali sia sociali e professionali; è fondamentale inoltre comprendere come tali opportunità si presentano.
Chi padroneggia questa competenza dovrebbe conoscere e capire i metodi di programmazione e gestione dei progetti, in relazione sia ai processi sia alle risorse. Dovrebbe inoltre essere in grado comprendere l’economia, come anche le opportunità e le sfide sociali ed economiche cui vanno incontro i datori di lavoro, le organizzazioni o la società.
Infine è fondamentale la conoscenza dei principi etici e delle sfide dello sviluppo sostenibile e occorre la consapevolezza delle proprie forze e debolezze.
Le capacità imprenditoriali si fondano sulla creatività – che comprende immaginazione, pensiero strategico e risoluzione dei problemi – e sulla riflessione critica e costruttiva in un contesto di innovazione e di processi creativi in evoluzione.
Rientrano in questo repertorio la capacità di lavorare sia individualmente sia in modalità collaborativa in gruppo, di mobilitare risorse – umane e materiali – e di mantenere il ritmo dell’attività, di assumere decisioni finanziarie relative a costi e valori.
Occorre inoltre possedere la capacità di comunicare e negoziare efficacemente con gli altri e di saper gestire l’incertezza, l’ambiguità e il rischio in quanto fattori che rientrano nell’assunzione di decisioni informate.
L’atteggiamento imprenditoriale è caratterizzato da spirito d’iniziativa e da autoconsapevolezza, da proattività e lungimiranza, da coraggio e perseveranza nel tendere al raggiungimento degli obiettivi.
Ma non basta. Occorre anche essere capaci di motivare gli altri e di valorizzare le loro idee, di provare empatia e di prendersi cura delle persone e del mondo, di accettare la responsabilità applicando principi etici.
Vedere oltre e guardarsi intorno
La Competenza imprenditoriale implica quindi il riuscire a guardare oltre, immaginando nuovi scenari e prospettive. Ma non basta avere ampie vedute; fare impresa vuol dire riuscire a definire i tempi e le modalità per raggiungere l’obiettivo prefissato.
Ma oltre a scrutare in lontananza, chi possiede lo spirito imprenditoriale deve essere in grado di guardare intorno a sé, prestando attenzione agli obiettivi da realizzare e alle persone con le quali e per le quali realizzarli.
Approfondimenti
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