Rilevazioni nazionali 2025: a metà dell’opera

La somministrazione delle Prove INVALSI 2025 ha già coinvolto gli studenti dell’ultimo anno della Secondaria di II grado ed è quasi conclusa nella terza Secondaria di I grado. Per entrambi i gradi terminali dei due cicli, le Prove sono connesse all’Esame di Stato. A maggio, invece, affronteranno le Prove gli studenti della seconda Secondaria di II grado e gli alunni di seconda e quinta Primaria.
Cosa si può dire fin qui sull’andamento della Rilevazione di quest’anno?
È la domanda che dà il via alle considerazioni che ci propongono il Presidente Roberto Ricci e la Dottoressa Alessia Mattei, Responsabile dell’Area Rilevazioni Nazionali.

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La complessa macchina delle Prove nazionali può senz’altro dirsi ormai da tempo pienamente collaudata e l’andamento della Rilevazione in corso non fa che confermare quanto gli sforzi organizzativi compiuti negli anni precedenti e il lavoro paziente di costruzione di un rapporto sempre più sinergico con le Scuole abbiano portato al superamento delle criticità e delle perplessità iniziali.

Come è normale e fisiologico in un sistema che vede coinvolti numeri molto elevati di studenti, possono verificarsi situazioni di difficoltà che vengono però gestite in accordo con i Dirigenti scolastici perché tutti i ragazzi svolgano la Prova. È un meccanismo che è ormai entrato tra le attività ordinarie, che vede coinvolte le Scuole e l’INVALSI ma che ha anche il sostegno del Ministero dell’Istruzione e del Merito.

Allo stesso modo c’è grande attenzione per quei casi di studenti con particolari esigenze o criticità che portano a uno slittamento dei tempi previsti per la somministrazione, comprese le finestre di recupero. La sensibilità verso le specifiche situazioni e l’impegno a gestirle in maniera puntuale è sempre presente, come ad esempio nel caso di studenti che per situazioni non prevedibili non potrebbero accedere all’Esame di Stato. Come afferma con forza Alessia Mattei,

noi seguiamo tutti gli studenti […] diamo a tutti la possibilità di farlo […]  non ne perdiamo […] questo è il nostro motto da anni.

Certamente l’assetto raggiunto da questo appuntamento annuale con le Prove nazionali è il risultato di un lavoro lungo e costante, fatto di scambi con le diverse componenti del sistema scolastico, con i dirigenti, i docenti e il personale amministrativo ma anche con gli studenti e con le famiglie, in un coinvolgimento corale che abbraccia anche il personale INVALSI e che rende doveroso – come sottolinea il Presidente Ricci – un ringraziamento a tutti e a ciascuno per gli esiti fin qui conseguiti, preludio a sviluppi futuri.

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