Il presente e il futuro della Scuola nella Rilevazione 2024

La Rilevazione nazionale 2024 ha coinvolto un numero di studenti e di studentesse dei tre livelli di scolarità davvero elevato, vicinissimo al totale della popolazione. Scopriamo qual è il ritratto della nostra scuola che emerge quest’anno attraverso le analisi statistiche effettuate sul campione.

Il rapporto positivo e ormai consolidato tra scuole e INVALSI è senza dubbio reso evidente dai numeri sulla partecipazione alle Rilevazioni annuali, che raggiunge ormai la quasi totalità della popolazione scolastica complessiva, impegnata per la Scuola primaria nelle Prove in formato cartaceo e nella Scuola secondaria di primo e secondo grado nella somministrazione computer based.

Fonte: INVALSI

Come sempre il quadro che si delinea mette in evidenza la multiformità di un sistema che presenta caratteristiche diverse nelle 5 aree del Paese – Nord Est, Nord Ovest, Centro, Sud, Sud e Isole – e che, proprio per la sua ampiezza e complessità, per essere descritto e compreso richiede un lavoro di raccolta e analisi dei dati a più livelli di profondità, dal macrolivello al microlivello.   

Vediamo qual è stato a grandi linee l’andamento dei risultati della Rilevazione di quest’anno.

Luci e ombre in Italiano

Dopo la flessione dello scorso anno, rispetto al 2019 e al 2021, gli esiti di apprendimento in Italiano sono in ripresa rispetto al 2023, con un aumento della percentuale di ragazzi che raggiungono almeno il livello base.

L’andamento è tuttavia diverso nelle due classi della Primaria che partecipano alla Rilevazione: osserviamo risultati migliori nella classe quinta, mentre la seconda fa maggiore fatica a ritornare ai livelli pre-pandemici.

Anche gli esiti della scuola Secondaria di primo grado delineano un quadro caratterizzato da una certa criticità. Sebbene il calo dei risultati del 2019 e del 2021 sembra essersi fermato, non si può parlare ancora di una inversione di tendenza.

Il miglioramento dei dati relativi all’Italiano è invece evidente e apprezzabile nell’ultimo anno della Secondaria di secondo grado, con un incremento della percentuale di studenti che al termine del proprio percorso scolastico raggiunge almeno il livello base.

Passi avanti in Matematica

Anche per quanto riguarda la Matematica nella Primaria si osservano segnali positivi, più evidenti per la classe quinta rispetto alla classe seconda, dove tuttavia si segnala una lieve ripresa dopo il calo degli esiti nel periodo post pandemico.

Questo non autorizza a parlare di inversione di tendenza, ma permette tuttavia di constare una stabilità che apre a prospettive di miglioramento e sollecita la necessità di agire per individuare misure di recupero e potenziamento.

La stessa esigenza si pone anche per la scuola Secondaria di primo e di secondo grado, dove si ha una sostanziale stabilità di risultati rispetto alle rilevazioni precedenti.

Buone notizie per l’Inglese

Il netto miglioramento in Inglese è un dato positivo che si registra in tutti e tre livelli scolastici.

In quinta Primaria, dopo il calo rilevato nel 2023, i risultati sono in crescita per entrambe le Prove previste, Reading e Listening, con una percettuale elevata di allievi che raggiungono il livello A1 del QCER previsto a questo punto del percorso scolastico.

È un miglioramento che si osserva anche nella Secondaria di primo e di secondo grado, con il raggiungimento dei livelli previsti dal QCER (A2 per le medie, B1/B2 per i diversi indirizzi delle superiori) e che attesta quindi una decisa ripresa dopo le difficoltà messe in luce dalla Rilevazione del 2023.

Il nodo dei territori

Se si osservano i risultati rilevati nei diversi territori appare evidente che la differenza tra scuole e tra classi nelle regioni del Mezzogiorno è più accentuata, soprattutto in Matematica e nel Listening in Inglese.

È un dato che merita particolare attenzione poiché mette in luce una difformità negli apprendimenti che, progredendo nel percorso scolastico, potrebbe facilmente trasformarsi in una situazione di svantaggio per queste regioni.

Per arginare questo rischio molto concreto e sostenere lo sforzo che la scuola fa in questo senso, coerentemente con la missione sociale che le è propria, i dati delle Rilevazioni nazionali sono essenziali per contribuire a comprendere gli ostacoli e ad apprezzare i miglioramenti, in una prospettiva di dialogo aperta al confronto e alla scoperta di soluzioni, possibili e auspicabili.

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