Le modalità di svolgimento delle Prove INVALSI sono regolamentate dal D.Lgs. n. 62 del 13 aprile 2017. Il Decreto, nell’ottica di tutelare il diritto allo studio di tutti gli studenti, prevede alcune casistiche particolari per lo svolgimento delle rilevazioni nazionali. Oltre alle eccezioni relative agli allievi con Bisogni Educativi Speciali certificati, sono date indicazioni anche per gli studenti esterni, per gli studenti assenti per gravi motivi di salute e per le minoranze linguistiche.
Le Prove per gli studenti esterni
L’articolo 10 del D.Lgs. 62/2017 stabilisce i criteri per l’ammissione all’esame di Stato conclusivo del primo ciclo dei candidati privatisti mentre l’articolo 14 è relativo ai requisiti per la partecipazione degli studenti esterni all’esame di Stato della scuola secondaria di secondo grado.
Nella categoria degli studenti esterni o privatisti rientrano anche gli alunni i cui genitori hanno scelto l’istruzione parentale.
Per entrambi i cicli scolastici gli esaminandi sostengono le Prove INVALSI presso una scuola statale o paritaria nella finestra temporale di svolgimento assegnata all’istituto scelto.
Le Prove per gli studenti assenti per gravi motivi
In base a quanto descritto dagli articoli 7 (comma 4) e 19 (comma 1) del D.Lgs. 62/2017 gli alunni assenti per gravi motivi documentati, valutati dal consiglio di classe, possono usufruire di una sessione suppletiva per l’espletamento delle Prove.
Per gli allievi della scuola secondaria di primo grado che partecipano a corsi di istruzione funzionanti in ospedali o in luoghi di cura, come anche di istruzione domiciliare svolgono, ove possibile, le Prove INVALSI presso la struttura ospedaliera che li ospita oppure a domicilio secondo il loro Piano Didattico Personalizzato (Nota MIUR prot. 5606 del 30.03.18).
Le Prove per le minoranze linguistiche
Nell’articolo 24 del D.Lgs. 62/2017 vengono considerate le esigenze delle minoranze linguistiche presenti nelle regioni a statuto speciale e nelle province autonome.
In particolare, la Provincia Autonoma di Bolzano può stipulare delle convenzioni con l’INVALSI per disciplinare lo svolgimento delle rilevazioni nazionali.
In Friuli-Venezia Giulia, nelle scuole con lingua di insegnamento slovena e bilingue sloveno-italiano, le Prove nazionali sono tradotte o elaborate in lingua slovena.
L’articolo 25 esonera invece gli studenti delle scuole italiane all’estero dallo svolgimento delle Prove INVALSI.