Una ricerca sui dati OCSE PISA ha analizzato i punteggi ottenuti dalle ragazze e dai ragazzi partecipanti alla luce della Implicit Theory of Intelligence, nota anche come Mindset Theory, per comprendere se avere un mindset dinamico può aiutare gli studenti svantaggiati a colmare i gap educativi.
Can a growth mindset help disadvantaged students close the gap? – uno degli approfondimenti mensili PISA in Focus – analizza i risultati dell’Indagine PISA per verificare se l’adozione di un growth mindset tra i banchi di scuola possa garantire una maggiore equità, basandosi sulla teoria di Carol Dweck ed Ellen Legget.
Cos’è un mindset dinamico e perché può tornare utile
I ricercatori OCSE hanno basato la loro analisi sulla Mindset Theory, in cui si afferma che le persone possiedono due diverse mentalità: una mentalità statica – fixed mindset – e una dinamica – growth mindset.
Secondo tale teoria gli individui possono essere collocati su un continuum a seconda delle loro opinioni implicite sull’origine delle abilità:
- coloro che hanno una mentalità statica credono che le abilità siano per lo più innate e interpretano il fallimento come una carenza delle abilità di base
- chi ha invece una mentalità dinamica crede di poter acquisire qualsiasi capacità con l’impegno e lo studio
Quindi il mindset che si possiede può influire sul modo in cui affrontano le sfide nel corso della vita e, secondo i ricercatori OCSE, può influenzare la motivazione all’apprendimento e i risultati ottenuti.
Come PISA misura il mindset
Nel questionario somministrato agli studenti nella Rilevazione PISA 2018 sono stati inseriti per la prima volta degli item per sondare il mindset dei partecipanti. Questo per verificare se esiste una correlazione tra la mentalità e i risultati ottenuti.
D’accordo con l’ipotesi formulata dai ricercatori OCSE,
gli studenti che hanno affermato di possedere una mentalità dinamica hanno ottenuto punteggi più alti in Lettura in 73 dei 77 Paesi ed Economie.
In Nuova Zelanda, Australia e Stati Uniti gli studenti con un mindset dinamico hanno ottenuto circa 60 punti in più nella Prova di Lettura, 50 in più in quella di Scienze e 40 in più in Matematica rispetto a coloro che hanno una mentalità statica.
Nei Paesi dell’Asia orientale invece è stata registrata una minore correlazione tra punteggi ottenuti e tipo di mindset. Gli autori dello studio ritengono che l’influenza del tipo di mentalità sia mitigata perché in queste realtà è presente un’etica culturale dominante del lavoro duro che può attenuare gli effetti negativi di una mentalità statica.
Dai questionari PISA emerge anche che
gli studenti che hanno riferito di avere una mentalità dinamica mostrano un indice più basso di paura del fallimento in 76 dei 77 Paesi ed Economie.
Questo dato sostiene quanto affermato dalla Mindset Theory, cioè che gli studenti con una mentalità dinamica hanno meno paura di incorrere in battute d’arresto durante il loro percorso formativo.
Un mindset dinamico può favorire l’inclusione
I dati PISA mostrano che la mentalità dinamica porta al conseguimento di risultati migliori nelle ragazze, negli studenti svantaggiati e negli alunni immigrati rispetto ai loro coetanei maschi, nativi e con un background più florido.
I risultati sono in linea con quanto affermato in letteratura: l’insegnamento nelle scuole della mentalità dinamica può attenuare gli effetti negativi di percezioni distorte, aspirazioni represse e privazioni economiche sul rendimento scolastico degli studenti.
Di conseguenza, gli interventi sul mindset dei ragazzi potrebbero migliorare l’equità nei sistemi educativi.
Approfondimenti
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